Con “Culture Lost and Learned by Heart: Butterfly”, l’artista milanese riflette su memoria, identità e potere delle immagini.
È Adji Dieye, artista visiva nata a Milano nel 1991, la vincitrice della seconda edizione del Premio d’arte internazionale Collective, promosso dall’associazione di collezionisti italiani che sostiene i giovani talenti dell’arte contemporanea. La sua opera Culture Lost and Learned by Heart: Butterfly (2021) entra ufficialmente nella Collezione permanente del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, grazie al contributo dei Soci di Collective.
Il Premio, del valore di 20.000 euro e rivolto ad artisti under 35, viene assegnato ogni due anni. Dopo Alice Visentin, vincitrice della prima edizione nel 2023, il riconoscimento va oggi a Dieye, selezionata tra finalisti di alto profilo come Andro Eradze (Georgia, 1993) e Agnes Questionmark (Roma, 1995).
Immagine, memoria e costruzione dell’identità
Il lavoro di Dieye si muove tra arte visiva, archivio e critica sociale, in un’indagine che intreccia linguaggi artistici e codici visivi della comunicazione di massa. Attraverso fotografie, collage e installazioni, l’artista mette in discussione gli strumenti attraverso cui si costruiscono narrazioni collettive e identità nazionali, smascherando le sovrastrutture ideologiche nascoste nella rappresentazione.
La sua opera premiata, Butterfly, è un esempio eloquente di questa poetica: un dispositivo stratificato che fonde documentazione e astrazione, facendo emergere i limiti e le contraddizioni della memoria culturale imposta.
Il Castello di Rivoli e l’impegno per la nuova arte

La giuria, composta da Francesco Manacorda (Direttore del Castello di Rivoli), Marcella Beccaria (Vice Direttrice e Capo Curatrice) e Marianna Vecellio (Curatrice), ha sottolineato la forza concettuale e l’originalità del linguaggio di Dieye, capace di dialogare in modo critico con l’attualità globale.
Con questa acquisizione, il Castello di Rivoli ribadisce il proprio ruolo di avamposto dell’arte contemporanea in Italia, e rinnova il suo impegno nell’intercettare i linguaggi emergenti più urgenti e innovativi, offrendo spazio e visibilità alle voci più giovani e radicali del panorama internazionale.
Un premio che è anche un investimento culturale
Il Premio Collective, nato nel 2019, si conferma un’iniziativa strategica per sostenere la crescita di nuovi artisti e per arricchire le collezioni pubbliche con opere capaci di raccontare il nostro tempo. Non solo un riconoscimento, dunque, ma un gesto concreto di responsabilità culturale, in cui il collezionismo si mette al servizio della comunità e dell’arte.