Rivoluzione nel retail giapponese: il progetto inclusivo di SogoSeibu a IkebukuroSeibu.

Il progetto di democratizzazione del retail presentato da SogoSeibu in Giappone rappresenta un’innovativa rivoluzione nel panorama dei consumatori nipponici. L’imponente centro commerciale IkebukuroSeibu, con i suoi dieci piani e oltre 31.000 mq, si ispira al concetto di “Maison”, dove ogni piano è concepito come una casa ideale, offrendo una vasta gamma di marchi di lusso e moda, gioielleria e orologeria tra cui 364 brand distinti. Questo ambizioso progetto rappresenta il più grande investimento di ristrutturazione mai realizzato da un department store giapponese negli ultimi trent’anni, confermando il ruolo chiave che SogoSeibu svolge nel settore con i suoi 5.000 dipendenti e un fatturato annuale di 5 miliardi di euro.La filosofia alla base di questi nuovi grandi magazzini è incentrata sull’inclusione, eliminando le tradizionali divisioni tra boutique uomo e donna e offrendo una visione integrata delle varie categorie merceologiche. Questo approccio innovativo sfida la staticità dell’offerta tradizionale giapponese e riflette l’attuale tendenza all’inclusività che caratterizza la società contemporanea. Davide Sesia, vice presidente esecutivo di SogoSeibu e primo straniero a ricoprire un ruolo così importante in una catena giapponese di grandi magazzini, sottolinea l’importanza di superare le rigide suddivisioni del passato per abbracciare un modello più flessibile ed adatto alle esigenze delle nuove generazioni.Attraverso la presenza dei migliori marchi italiani nel settore del lusso moda, gioielleria e orologeria, il progetto punta a valorizzare l’eleganza associata al Made in Italy in un contesto dove lo stile italiano è particolarmente apprezzato. Questo approccio inclusivo non solo rivoluzionerà il concetto stesso di department store in Giappone, ma avrà anche un impatto culturale significativo sulla società giapponese, promuovendo cambiamenti nell’atteggiamento commerciale degli altri attori del settore. In definitiva, questo nuovo concetto di democratizzazione del retail si propone non solo come una trasformazione nel modo di fare shopping, ma anche come un catalizzatore per evoluzioni culturali più ampie nella società nipponica.