La vicenda legata alla tragica scomparsa di Stefania Camboni, la cui vita è stata brutalmente interrotta nella sua residenza di Fregene il 14 maggio, assume contorni sempre più definiti grazie a recenti sviluppi investigativi. L’Avvocato Massimiliano Gabrielli, fiduciario della famiglia Camboni e del figlio, Francesco Violoni, ha reso noto il ritrovamento di elementi cruciali che contribuiscono a delineare la ricostruzione dei fatti e a rafforzare l’imputazione nei confronti della compagna di Francesco, attualmente in stato di arresto.Le indagini, proseguite con tenacia da parte dei Carabinieri di Fregene, coadiuvati dal Nucleo Operativo Radiomobile di Ostia, hanno portato alla luce, in un’area tra via Santa Teresa di Gallura e via Agropoli – per l’occasione resa inaccessibile al traffico – un coltello compatibile con le lesioni riportate dalla vittima, una maglietta insanguinata e il dispositivo mobile di Stefania Camboni. Questi reperti, precedentemente mancanti nel quadro delle prove raccolte, rappresentano un punto di svolta nell’inchiesta, offrendo elementi tangibili che corroborano la tesi dell’abbandono volontario degli oggetti compromettenti da parte dell’indagata nell’immediato post-omicidio.L’Avvocato Gabrielli sottolinea come l’individuazione di tali elementi costituisca una svolta investigativa di primaria importanza, ribadendo la convinzione, condivisa dalla famiglia Camboni e dal figlio Francesco, circa la responsabilità dell’indagata nell’aver occultato le prove. La vicenda, per quanto dolorosa e complessa, sembra ora orientarsi verso una risoluzione più rapida, ponendo fine a un periodo di incertezza e di profonda sofferenza per i familiari della vittima.Imminenti sono le prossime fasi del processo di accertamento della verità: il 23 giugno è prevista un’ispezione, guidata dal Generale Luciano Garofano e supportata da un team di consulenti tecnici, presso l’abitazione della vittima, volta a raccogliere ulteriori elementi utili all’indagine. Il giorno successivo, i laboratori del RIS effettueranno accertamenti tecnici irripetibili sul materiale genetico e sulle tracce biologiche rinvenute sia nell’abitazione che sui nuovi reperti assicurati alle autorità giudiziarie.Gabrielli, nel ribadire l’apprezzamento per l’impegno profuso dalla Procura della Repubblica e dal corpo dei Carabinieri, esprime la speranza che la vicenda si concluda con la piena accertamento della verità e con la giustizia per Stefania Camboni e per i suoi cari, offrendo loro un barlume di pace e di speranza in un futuro segnato dal dolore. La ricerca della verità, si auspica, possa portare a una chiusura definitiva di questa tragica pagina.
Nuovi elementi chiave nell’indagine sulla morte di Stefania Camboni.
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