mercoledì 3 Settembre 2025
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Santa Rosa: Polemica a Viterbo, Frontini condanna l’atto

La polemica investe Viterbo in vista dell’annuale Trasporto della Macchina di Santa Rosa, con un atto di contestazione che solleva questioni delicate di etica politica e identità comunitaria.

La sindaca Chiara Frontini ha espresso profonda disappunto in merito all’affissione di cartelli, opera dei Giovani Democratici, rivolti al vicepremier e Ministro degli Esteri Antonio Tajani, ospite dell’evento.

La reazione della sindaca, formulata in una nota ufficiale, trascende la semplice condanna dell’atto, configurandosi come una riflessione più ampia sulla strumentalizzazione di simboli profondamente radicati nella cultura e nella storia locale.
“La solidarietà al Ministro Tajani è un atto dovuto, ma l’episodio ci invita a un’analisi più ampia,” ha affermato Frontini.

“Non possiamo permettere che momenti di profonda significatività come il Trasporto di Santa Rosa, dedicati quest’anno alla ricerca della Pace, vengano distorti e impiegati per fini politici divisivi.

”La scelta di un evento che celebra le tradizioni e l’unità di Viterbo come palcoscenico per un attacco politico è percepita come una grave mancanza di rispetto verso la comunità e verso l’importanza del momento stesso.
La sindaca ha sottolineato come la giornata del 3 settembre, da sempre intesa come un simbolo di coesione cittadina, sia stata irridata da un gesto che incide negativamente sul tessuto sociale.

Nonostante l’impegno concreto dell’amministrazione comunale a sostegno della causa palestinese – con la prossima discussione di una mozione a favore della soluzione dei due Stati, mirata alla creazione di una Palestina indipendente e pacifica – la sindaca Frontini ha ribadito che il momento e il luogo scelto per la contestazione appaiono profondamente inappropriati.
“Il dialogo e la ricerca di soluzioni, pur cruciali, richiedono un approccio ponderato e rispettoso, che non può prescindere dalla sensibilità verso le tradizioni e i valori condivisi,” ha concluso.
L’episodio, più che una semplice scaramuccia politica, si pone come un monito alla responsabilità civica e alla necessità di preservare il significato intrinseco di eventi che incarnano l’identità di una comunità.

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