Il Consiglio regionale del Piemonte ha interrotto la sua attività con un commosso tributo di silenzio, un gesto di lutto profondo per la scomparsa di Yosif Gamal, operaio di 69 anni stroncato da un tragico incidente sul lavoro a Torino.
La sua perdita, purtroppo, si aggiunge a una dolorosa serie di eventi simili verificatisi nella stessa giornata in altre città italiane: Monza, Roma e Catania, segnando una drammatica ricorrenza che impone una riflessione urgente e un’azione decisa.
Davide Nicco, Presidente del Consiglio regionale, ha espresso con forza la necessità di superare la mera retorica della sicurezza e di tradurre ogni principio in azioni concrete, misurabili e pervasive.
Non si tratta soltanto di rafforzare le normative esistenti, bensì di promuovere un vero e proprio cambiamento culturale, un’etica del lavoro che ponga al centro la dignità e la salvaguardia della vita umana.
“La perdita di Yosif Gamal, come quella di tanti altri lavoratori che quotidianamente affrontano rischi inaccettabili, ci impone un esame di coscienza collettivo,” ha dichiarato Nicco, sottolineando che la sicurezza non può essere percepita come un costo aggiuntivo, ma come un investimento imprescindibile per il benessere sociale ed economico.
Il minuto di silenzio, un gesto simbolico ma significativo, si è trasformato in una piattaforma per un appello più ampio: un invito a tutti gli attori coinvolti – datori di lavoro, sindacati, istituzioni, lavoratori stessi – a collaborare attivamente per ridurre drasticamente gli incidenti sul lavoro.
È fondamentale che le aziende implementino rigorosi protocolli di sicurezza, che i lavoratori siano adeguatamente formati e consapevoli dei rischi che corrono, e che le istituzioni esercitino un controllo più efficace sull’applicazione delle normative.
Oltre al cordoglio espresso alla famiglia, ai colleghi e a chi condivide il dolore di questa perdita, il Presidente Nicco ha sottolineato la responsabilità collettiva di costruire un ambiente di lavoro più sicuro e più umano, dove la prevenzione sia una priorità assoluta e la perdita di una vita umana non sia più una statistica da registrare, ma un evento da evitare a tutti i costi.
L’eredità di Yosif Gamal e di tutti coloro che hanno perso la vita a causa di incidenti sul lavoro deve essere un monito costante e un motore per un cambiamento radicale.