Un’Onda di Solidarietà per l’Università della Tuscia: Ripartire dalle Radici del TerritorioUn’atmosfera di resilienza e speranza ha animato Piazza San Lorenzo a Viterbo, dove ieri sera, alle 18, si è svolto l’evento “Non sarai mai sola”, un gesto di comunità volto a sostenere la ricostruzione della facoltà di agraria dell’Università della Tuscia, devastata dall’incendio del 6 giugno. Circa duecento persone, un mosaico di figure chiave del tessuto economico e sociale della Tuscia – ristoratori, agronomi, enologi, imprenditori agricoli – si sono riunite sotto le luci del Palazzo Papale, manifestando un impegno concreto e condiviso per il futuro dell’istituzione.A testimonianza della profonda connessione tra l’università e il territorio, presenti anche rappresentanti dei comuni del viterbese, con le loro fasce tricolori, simbolo di un sostegno diffuso e radicato. L’iniziativa, promossa attivamente dall’Università della Tuscia, si avvale di una campagna di crowdfunding che ha già superato la cifra di 6.000 euro, dimostrando la capacità di mobilitazione della comunità.La conduttrice televisiva Simona Ventura ha ricoperto il ruolo di madrina dell’evento, affiancata da testimonial di spicco come il campione del mondo Leonardo Bonucci e Alice Sabatini, Miss Italia 2015, figure che amplificano la portata del messaggio di speranza e ricostruzione.Il Rettore Stefano Ubertini, visibilmente commosso, ha espresso profonda gratitudine per la dimostrazione di solidarietà ricevuta, sottolineando l’importanza del contributo delle istituzioni regionali e nazionali nel processo di ricostruzione, auspicando che l’opera possa restituire alla comunità un’infrastruttura ancora più moderna ed efficiente.”È fondamentale comprendere – ha affermato il Rettore – che la perdita di un edificio non rappresenta la fine dell’università. L’Università della Tuscia è un organismo vivo, composto dalle persone che vedete qui stasera, profondamente legato al territorio. È un patrimonio di conoscenze, competenze e relazioni che non può essere cancellato da un evento tragico.”Ubertini ha poi voluto rassicurare la comunità sull’immediata ripresa delle attività didattiche e di ricerca. “Gli studenti possono svolgere gli esami, i docenti continuano la ricerca utilizzando le risorse disponibili in altri edifici. La capacità di adattamento e la resilienza della nostra comunità accademica sono state fondamentali in questa fase di emergenza.”Conclude il Rettore, con un messaggio di fiducia e ottimismo: “Supereremo questa sfida e torneremo più forti di prima, restituendo alla Tuscia un’università ancora più vibrante e proiettata verso il futuro. Viva l’Università della Tuscia!” L’evento ha rappresentato non solo un gesto di solidarietà, ma anche una dichiarazione d’intenti: ricostruire non solo un edificio, ma un’istituzione, un simbolo di speranza e progresso per il territorio.
Tuscia: Un’Onda di Solidarietà per l’Università
Pubblicato il
