Nel cuore di Palazzo Chigi ad Ariccia, riemerge il fascino dell’arte barocca con la ripresa del programma “Dipinti Inediti del Barocco Italiano”.
Venerdì 19 dicembre, alle ore 17, lo scrittore e storico dell’arte Massimo Pulini offrirà una conferenza dedicata a “Gli Apostoli”, un’opera di straordinaria bellezza ad opera di Elisabetta Sirani, figura emblematica della pittura emiliana del Seicento.
Questo appuntamento segna la conclusione di una pausa durata tre anni, interrotta dalla perdita del prezioso sostenitore, Ferdinando Peretti, e testimonia l’impegno del figlio Matteo a perpetuare l’iniziativa.
La figura di Elisabetta Sirani, nata a Bologna nel 1630, rappresenta una vera e propria anomalia nel panorama artistico del suo tempo.
Contemporanea di Artemisia Gentileschi, condivide con lei un carattere determinato e un talento innato, ma si distingue per un percorso creativo singolare.
Figlia d’arte, nata sotto l’influenza del padre Giovanni Andrea, stimatissimo collaboratore di Guido Reni, Elisabetta fin da giovane aspirò a un’indipendenza artistica, a una liberazione dai canoni imposti.
Il suo desiderio di formazione si concretizzò in un anelito a visitare Firenze e Roma, centri propulsori dell’arte dell’epoca, ma questi sogni rimasero inappagati a causa delle restrizioni familiari.
Nonostante l’ambiente domestico, e la limitata mobilità geografica, Elisabetta sviluppò un linguaggio pittorico originale, firmando le proprie opere con fermezza e ottenendo un successo che la proiettò rapidamente sulla scena europea.
La sua ambizione e la sua vitalità si espressero attraverso una scelta radicale, quasi un atto di sfida: rinunciare a lasciare la sua città natale, ma trasformare le sue dimore in un luogo di incontro e apprendimento per le donne.
Nasque così la prima accademia d’arte femminile d’Europa, un’iniziativa rivoluzionaria per l’epoca, che testimonia il suo spirito progressista e la sua volontà di creare opportunità per altre artiste.
Il ruolo fondamentale del cronista dell’arte bolognese, Carlo Cesare Malvasia, fu cruciale per la divulgazione del suo talento.
Grazie al suo appoggio, Elisabetta ottenne commissioni prestigiose che ne consacrarono il successo.
La sua tragica scomparsa, avvenuta a soli 27 anni, alimenta tuttora un alone di mistero.
Le circostanze della sua morte sono oggetto di speculazioni, con sospetti rivolti a una giovane allieva, mossa da gelosia, e persino al padre, forse invidioso del successo della figlia.
La conferenza di Massimo Pulini, esperto riconosciuto nel panorama dell’arte italiana del Seicento, offrirà una chiave di lettura approfondita di questa figura complessa e affascinante, restituendoci un’artista che ha saputo superare le barriere del suo tempo, lasciando un’eredità artistica di inestimabile valore.
L’opera “Gli Apostoli” e le altre tele di Sirani rimarranno esposte a Palazzo Chigi per un anno, offrendo al pubblico l’opportunità di ammirare da vicino il talento di una pittrice straordinaria.






