Il 4 dicembre, l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia onora il cinquantesimo anniversario della nascita di Giovanni Pierluigi da Palestrina con “Super Flumina”, un evento che trascende la mera commemorazione per divenire un’immersione nel cuore della sua musica e nel suo significato storico-culturale.
L’appuntamento, ad ingresso libero fino ad esaurimento posti (prenotazioni sul sito), si terrà nello Spazio Risonanze dell’Auditorium Parco della Musica, luogo ideale per esaltare le sublimi armonie palestriniane.
Palestrina, figura cardine della polifonia rinascimentale e pilastro della musica sacra, rappresenta un capitolo fondamentale nella storia stessa dell’Accademia.
Nel XVI secolo, un nucleo di Maestri di Cappella e Cantori, animato da un profondo senso di appartenenza e dalla volontà di preservare un’eredità musicale di inestimabile valore, si costituì in associazione, elevando Palestrina a figura guida, un gesto che segnò la nascita della più antica istituzione musicale d’Italia.
Questa elezione non fu solo un riconoscimento del suo genio compositivo, ma anche la consacrazione di un legame indissolubile tra la pratica corale, la tradizione musicale romana e l’identità culturale della città.
La serata si aprirà alle ore 18 con un’introduzione di Simone Baiocchi, musicologo e storico, che offrirà un’analisi approfondita della vita, delle opere e dell’importanza cruciale di Palestrina nel panorama musicale del suo tempo.
Baiocchi esplorerà il suo ruolo di riformatore della musica sacra, il suo contributo alla codificazione dell’armonia e la sua influenza sulle generazioni successive di compositori, delineando il contesto storico e intellettuale che ne ha plasmato il genio.
A seguire, alle ore 18:30, i Polifonisti di Santa Cecilia, ensemble vocale appositamente formato all’interno del Coro della Fondazione, si dedicheranno a un concerto delle composizioni più significative di Palestrina.
Questo non sarà un semplice esecuzione musicale, ma un’esperienza emotiva e intellettuale amplificata dalla narrazione di Sandro Cappelletto, che attingerà liberamente dalle atmosfere e dalle riflessioni del monumentale “Doktor Faustus” di Thomas Mann.La scelta di “Doktor Faustus” non è casuale.
Il romanzo, con la sua complessa trama che intreccia ambizione artistica, tormento interiore e confronto con il soprannaturale, offre un parallelo suggestivo con la ricerca della perfezione musicale che animò la vita e l’opera di Palestrina.
La figura di Adrian Leverkühn, il compositore tormentato che stringe un patto con il diavolo per raggiungere l’apice della creazione artistica, evoca le sfide, i sacrifici e le responsabilità che gravano sull’artista che aspira alla grandezza.
L’incontro di Leverkühn con il diavolo nella città natale di Palestrina crea un ponte simbolico tra il mondo terreno e quello spirituale, invitando il pubblico a riflettere sulla natura del genio, sulla fragilità umana e sul prezzo della trascendenza.
L’esecuzione musicale sarà quindi immersa in un contesto narrativo che ne amplificherà il significato, rendendo l’evento un’esperienza indimenticabile e una celebrazione profonda dell’eredità di Giovanni Pierluigi da Palestrina.






