lunedì 18 Agosto 2025
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Pippo Baudo, lutto Italia: commozione e addio al Re della TV.

La scomparsa di Pippo Baudo ha lasciato un vuoto incolmabile nel panorama culturale italiano, e la camera ardente allestita al Teatro delle Vittorie ha rappresentato un momento di raccoglimento e commozione per una nazione intera.

Un fiume ininterrotto di persone, figure istituzionali, colleghi e ammiratori, ha affollato il teatro, testimoniando l’impatto profondo che il conduttore ha avuto sulla televisione e sulla società.

Katia Ricciarelli e Mara Venier, legate a Baudo da un rapporto di stima e affetto, sono state tra le prime a rendere omaggio, giungendo insieme e scambiando un caloroso saluto con Roberto Sergio, direttore generale della Rai, gesto che sottolinea il significato istituzionale del momento.

Il feretro, adagiato al centro del palco, sotto un sipario rosso intenso, è stato immerso in un mare di rose cremisi, simbolo di passione e ricordo.

Uno schermo gigante proiettava un flusso continuo di immagini, un vero e proprio viaggio nella carriera di Baudo: dai primi esordi alla consacrazione come icona della televisione italiana, dai programmi innovativi alle conduzioni memorabili, ogni fotogramma evocava aneddoti, emozioni e successi.
Le corone floreali, poste attorno alla bara, riflettevano il rispetto e l’affetto provenienti da altissime cariche: il Presidente della Repubblica, il Presidente della Camera, il Sindaco di Roma e, naturalmente, la Rai, tutti riconoscendo il valore inestimabile del contributo di Baudo.
Mara Venier e Katia Ricciarelli hanno trovato un posto nello spazio riservato alla famiglia, condividendo un abbraccio commosso con la figlia e l’assistente del conduttore, momenti privati di dolore e ricordo che hanno umanizzato la figura pubblica del grande Pippo.

Accorrevano poi, tra gli altri, personalità di spicco come il Ministro degli Esteri Antonio Tajani, il rinomato avvocato Giorgio Assumma, il volto storico del telegiornale Gigi Marzullo e la ballerina Gloria Guida, ognuno portando con sé un ricordo personale e un tributo al talento e alla professionalità di Baudo.
La presenza di queste figure, provenienti da diversi ambiti della società, testimoniava l’ampiezza dell’influenza di Baudo e l’affetto sincero che gli voleva bene l’Italia intera.
Era un addio a un padre televisivo, un artista che ha saputo raccontare e interpretare il paese per decenni, lasciando un’eredità indelebile nel cuore di tutti.

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