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domenica 26 Ottobre 2025

Roma: Mobilitazione CGIL per Democrazia al Lavoro

Roma si appresta ad essere il palcoscenico di una significativa mobilitazione nazionale indetta dalla CGIL, un evento che si configura come un vibrante atto di rivendicazione sociale e politica.
Lo slogan “Democrazia al lavoro” non è una semplice frase d’ordine, ma un’esplicita richiesta di ridefinizione del rapporto tra capitale e lavoro, ponendo al centro i diritti e la dignità dei lavoratori.
Il corteo, che si svilupperà da Piazza della Repubblica fino a Piazza San Giovanni in Laterano, incarna un sentire diffuso e profondo, alimentato da crescenti disuguaglianze e da politiche governative percepite come penalizzanti per ampi strati della popolazione.

La scelta delle piazze non è casuale: luoghi simbolici della storia romana e italiana, testimoni di lotte e conquiste sociali.

La manifestazione, animata da un coro di voci diverse, si propone di sollevare questioni cruciali per il futuro del Paese.

Oltre alla rivendicazione di aumenti salariali e pensionistici, imprescindibili per contrastare l’erosione del potere d’acquisto e garantire un futuro dignitoso per i pensionati, la CGIL chiede un profondo ripensamento delle politiche sanitarie e scolastiche, investimenti mirati per colmare lacune strutturali e assicurare servizi accessibili a tutti.
La richiesta di una vera riforma fiscale non si limita a una mera riduzione della pressione fiscale, ma implica una redistribuzione più equa della ricchezza, tassando in modo progressivo i redditi più alti e contrastando l’evasione fiscale.
L’attacco frontale alla precarietà, una piaga che affligge soprattutto i giovani, riflette la volontà di restituire stabilità e prospettive a una generazione penalizzata da contratti a termine e condizioni di lavoro precarie.
Il netto rifiuto del “riarmo”, in un contesto internazionale segnato da crescenti tensioni geopolitiche, sottolinea la priorità assoluta da attribuire agli investimenti sociali e al disarmo.

La presenza di personalità di spicco come il giornalista Sigfrido Ranucci, noto per le sue inchieste sulla precarietà del lavoro e i suoi impatti sociali, arricchisce il dibattito e offre una prospettiva critica e approfondita sulle dinamiche in atto.

L’intervento del segretario generale dell’ITUC (Confederazione Sindacale Internazionale), Luc Triangle, proietta la manifestazione in una dimensione globale, sottolineando la necessità di un’azione sindacale coordinata a livello internazionale per affrontare le sfide comuni.

La conclusione affidata al segretario generale della CGIL, Maurizio Landini, sigillerà un momento di mobilitazione che mira a riaccendere il dibattito pubblico e a spingere il governo a un cambio di rotta.
La CGIL, con questa iniziativa, non solo esprime un dissenso, ma propone una visione alternativa, fondata sulla giustizia sociale, la solidarietà e la partecipazione democratica, un invito a costruire un futuro più equo e sostenibile per tutti.
L’obiettivo è quello di promuovere un’economia al servizio delle persone e non solo del profitto, ponendo al centro il lavoro, la dignità umana e il bene comune.

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