Scontri nazionalisti in Serbia: l’avvicinamento tra Dodik e Vučić.

Il leader nazionalista bosniaco-serbo Milorad Dodik, condannato dalle autorità centrali del suo Paese per aver violato la Costituzione, ha fatto una comparsa inattesa al centro di una manifestazione nazionalista a Belgrado. In qualità di ospite d’onore di un raduno organizzato dal presidente serbo Aleksandar Vučić, Dodik è salito sul palco davanti a migliaia di sostenitori che hanno risposto alle sue parole con applausi e urla di approvazione. La manifestazione è stata il risultato di mesi di proteste contro l’amministrazione di Vučić, segnate da tensioni sempre più acute tra Serbia e Stati membri dell’Unione Europea. Mentre molti hanno interpretato la partecipazione di Dodik come un atto di sfida diretta alle autorità centrali del Paese in cui è nato, gli organizzatori della manifestazione hanno descritto l’apparizione come un esempio di unità e lealtà tra i popoli slavi. La presenza di Dodik non è stata l’unica sorpresa della serata: la polizia ha disperatamente cercato di contenere il pubblico che, spinto da sentimento nazionalista, sembrava pronta a sferrare un attacco alle istituzioni del Paese. La manifestazione si è svolta in una città ancora scossa dalle proteste che hanno segnato la scorsa estate, con il presidente Vučić fortemente critico nei confronti della Comunità Europea e dell’Unione Europea per l’approccio troppo cauto nella gestione del conflitto. Dodik ha utilizzato il palco per lodare la Serbia e l’accusa di essere stata accusata ingiustamente di violazione delle leggi costituzionali, lasciando intendere che questo fosse solo un tentativo di contrasto alle sue rinnovate aspirazioni nazionaliste. Alcuni osservatori ritengono che la presenza di Dodik alla manifestazione sia stata pianificata e supportata dall’amministrazione Vučić, mentre altri sono scettici sull’idea di una qualche forma di alleanza tra i due leader politici.