Nel processo relativo al progetto del nuovo Stadio della Roma, la Corte della Capitale ha emesso nove condanne e una decina di assoluzioni. Tra i condannati figurano Luca Lanzalone, sentenziato a tre anni di reclusione, l’ex presidente dell’assemblea capitolina Marcello De Vito, condannato a otto anni e otto mesi, l’imprenditore Luca Parnasi che ha ricevuto due anni con rito abbreviato e Giulio Centemero punito con un anno di pena. Dall’altro lato, tra gli assolti spiccano l’ex assessore regionale Michele Civita e Francesco Bonifazi, ex tesoriere del Partito Democratico. Queste decisioni giudiziarie mettono in evidenza la complessità delle dinamiche politiche e imprenditoriali coinvolte nella realizzazione di importanti infrastrutture urbane come uno stadio. La sentenza rappresenta un importante passo nel tentativo di fare chiarezza sui presunti illeciti commessi durante il processo di approvazione e costruzione del progetto. La magistratura ha dimostrato una ferma volontà nel perseguire eventuali comportamenti scorretti o illegali che possano compromettere la trasparenza e l’integrità delle istituzioni pubbliche. Questo caso suscita riflessioni sulle responsabilità individuali e collettive nell’ambito della gestione delle risorse pubbliche e sull’importanza di garantire un adeguato controllo e monitoraggio dei processi decisionali legati a progetti di rilevanza sociale ed economica.
Sentenze emesse per il progetto dello stadio della Roma, coinvolgendo 9 persone in un complesso procedimento giudiziario.
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