01 febbraio 2025 – 11:20
La situazione giudiziaria al tribunale di Ivrea è critica, con le udienze preliminari per gli imputati a piede libero sospese fino a novembre 2025. Questa decisione ha causato ritardi significativi e aumentato il rischio di prescrizione per numerosi fascicoli. Con soli due giudici presso l’ufficio gipgup del tribunale, si trovano ad affrontare un’enorme mole di processi, mentre ben cinquemila indagini rischiano di non essere discusse in aula prima di almeno 10 mesi.Il presidente vicario Alessandro Scialabba ha emesso un provvedimento che sospende tutto ciò che non è urgente, posticipando le udienze preliminari fino alla fine del 2025. Questa situazione mette a rischio la giustizia nel territorio eporediese, dove una vasta gamma di casi – dalla truffa agli investimenti sulle strisce pedonali – potrebbero vedere prolungati i tempi di attesa e addirittura incorrere nella prescrizione.I numeri parlano chiaro: il tribunale di Ivrea gestisce un elevato numero di fascicoli provenienti da un bacino di mezzo milione di abitanti. Con quasi 17.000 fascicoli gestiti dai nove magistrati della procura nel 2023, la situazione è estremamente critica. Ogni anno i pubblici ministeri devono affrontare oltre mille casi che richiedono l’intervento del giudice per le indagini preliminari.Questa decisione di bloccare le udienze preliminari sembra inevitabile data la mole impressionante di lavoro che gravita sul tribunale. Tuttavia, tale scelta mette a rischio non solo i diritti dei cittadini in attesa di giustizia, ma anche importantissime inchieste in corso sul territorio eporediese – dalle tragedie ferroviarie ai presunti scandali sanitari e alle violenze nelle carceri. La paralisi della giustizia potrebbe avere conseguenze devastanti su tutti questi fronti, minando la fiducia nell’effettiva applicazione della legge e nella tutela dei diritti fondamentali dei cittadini.