La vicenda di Cecilia nel carcere di Evin a Teheran porta alla mente ricordi dolorosi di isolamento e degrado vissuti in una prigione straniera. L’eurodeputata Ilaria Salis, con profonda empatia, rivela le similitudini tra la sua esperienza a Budapest e quella della giornalista italiana. La solidarietà manifestata nei confronti di Cecilia non fa che rafforzare l’importanza di difendere la libertà e la dignità umana, unendo le forze contro ogni forma di ingiustizia.Non possiamo ignorare il coraggio dei giornalisti e delle persone imprigionate per raccontare la verità in contesti difficili come Palestina, Iran, Siria, Turchia, Ucraina e Russia. La storia di Cecilia si intreccia con il movimento sociale ‘Donna, Vita, Libertà’, un esempio di determinazione contro la repressione. È fondamentale agire con tempestività ed efficacia per riportare Cecilia a casa al più presto possibile.Il sostegno e la solidarietà verso Cecilia Sala devono essere un imperativo morale per difendere i valori fondamentali della libertà di stampa e dell’integrità umana. Il lavoro dei giornalisti rischia spesso la vita per portare alla luce verità scomode e necessarie. Uniamoci per combattere l’ingiustizia ovunque essa si manifesti e per garantire che nessuno resti solo nella battaglia per i diritti fondamentali dell’essere umano. #FreeCecilia #LibertàStampa
Solidarietà e impegno per la libertà di Cecilia Sala
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