La promessa di un’accoglienza globale e inclusiva risuona con forza in vista dei Mondiali del 2026, la cui edizione inedita vedrà la co-organizzazione tra Canada, Messico e Stati Uniti.
Il presidente della FIFA, Gianni Infantino, durante un incontro con la stampa africana a Nairobi, ha espresso l’impegno federale a garantire che i tifosi provenienti da ogni angolo del pianeta possano partecipare a questo storico evento.
Questo impegno va ben oltre una semplice dichiarazione di intenti.
La FIFA, in stretta collaborazione con i governi dei tre paesi ospitanti, sta implementando una serie di iniziative mirate a semplificare le procedure di ingresso e a rimuovere potenziali barriere burocratiche che potrebbero ostacolare la presenza dei sostenitori.
L’obiettivo è quello di creare un’atmosfera di festa e di condivisione, che rifletta la natura universale del calcio e la sua capacità di unire popoli diversi.
La scelta di ospitare i Mondiali in Nord America, con la partecipazione di tre nazioni, rappresenta una svolta epocale nella storia del torneo.
Non si tratta semplicemente di una questione logistica, ma di una visione strategica che mira a espandere la portata del calcio a nuovi mercati e a celebrare la diversità culturale del continente americano.
La presenza di Canada, Messico e Stati Uniti come co-ospitanti offre l’opportunità di mostrare al mondo la ricchezza e la varietà delle tradizioni calcistiche di queste nazioni, ciascuna con la propria identità e il proprio spirito sportivo.
L’attenzione alla facilità di accesso per i tifosi è cruciale per il successo di un evento di tale portata.
Il calcio è un fenomeno globale, un linguaggio universale che trascende confini e differenze culturali.
Permettere a un numero significativo di tifosi di tutto il mondo di assistere alle partite non è solo un atto di cortesia, ma un investimento nel futuro del calcio stesso.
Un’esperienza positiva per i sostenitori contribuisce a rafforzare il legame tra il calcio e le comunità locali, generando un impatto economico e sociale duraturo.
Infantino ha enfatizzato la volontà della FIFA di lavorare attivamente per superare le sfide legate alla logistica e alle normative di viaggio, assicurando che i tifosi non si trovino di fronte a ostacoli inattesi.
Questo include la semplificazione dei visti, la creazione di programmi di informazione chiari e accessibili, e la cooperazione con le compagnie aeree e gli operatori turistici per offrire soluzioni di viaggio convenienti.
La co-organizzazione dei Mondiali rappresenta anche un’opportunità unica per promuovere lo sviluppo del calcio in Nord America.
Investimenti infrastrutturali, programmi di formazione per allenatori e arbitri, e iniziative di sensibilizzazione rivolte ai giovani contribuiranno a creare una base calcistica più solida e a coltivare il talento locale.
In definitiva, la promessa di un’accoglienza globale per i tifosi dei Mondiali del 2026 è una testimonianza dell’impegno della FIFA a rendere il calcio un’esperienza inclusiva e accessibile a tutti, consolidando il suo ruolo di motore di unità e di passione in tutto il mondo.
La sfida è complessa, ma la visione è chiara: un evento memorabile, che celebri lo spirito del calcio e l’incontro di culture diverse.