martedì 12 Agosto 2025
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Torino

Giaveno, arrestato con ketamina: scoperta allarmante nel camper

Durante un controllo stradale a Giaveno, in provincia di Torino, un odore inconfondibile ha destato l’attenzione dei Carabinieri, innescando una perquisizione che ha portato all’arresto di un 26enne.
L’episodio, avvenuto l’8 agosto, si inserisce in un’intensificata attività di prevenzione e contrasto al traffico di sostanze stupefacenti, un impegno costante delle forze dell’ordine volto a tutelare la sicurezza pubblica e la salute dei cittadini.

Il giovane, sorpreso alla guida del suo camper in via Vittorio Emanuele II, a brevissima distanza dal presidio dei Carabinieri, ha involontariamente rivelato la presenza di sostanze illecite.

La perquisizione successiva ha permesso di rinvenire una quantità significativa di marijuana, pari a 103 grammi, insieme a 0,5 grammi di resina di cannabis.
Tuttavia, l’elemento più allarmante è stata la scoperta di ketamina, una sostanza anestetica dissociativa con effetti psicotropi sempre più diffusa in ambienti festivi e ricreativi.
I militari hanno trovato 2 grammi di ketamina in polvere abilmente nascosti all’interno di un padellino da cucina, insieme a quasi 4 litri di acqua contenente la sostanza disciolta.

Questo ingegnoso metodo di occultamento, volto a eludere i controlli, evidenzia un tentativo deliberato di trasportare la ketamina in forma liquida, presumibilmente per assunzione orale, una modalità particolarmente diffusa in contesti di aggregazione giovanile.
La dissoluzione in acqua consente infatti di mascherare l’odore e il sapore, rendendo più difficile la sua identificazione.
La ketamina, in particolare, agisce sul sistema nervoso centrale, alterando la percezione della realtà, attenuando la sensazione del dolore e inducendo uno stato di distacco emotivo e mentale.
Questa capacità di modificare la percezione è spesso ricercata in ambienti festivi, ma comporta rischi significativi.
L’uso ripetuto di ketamina porta rapidamente allo sviluppo di tolleranza, spingendo gli utilizzatori ad aumentare progressivamente le dosi per ottenere gli stessi effetti, con conseguenze potenzialmente gravi per la salute fisica e mentale, inclusi danni neurologici e dipendenza.
L’arresto del 26enne, unitamente al ritrovamento del bilancino di precisione, utilizzato presumibilmente per pesare le dosi, conferma l’attività di spaccio di stupefacenti che si sviluppa in aree anche periferiche, richiedendo un impegno continuo e coordinato delle forze dell’ordine per contrastare efficacemente questo fenomeno e proteggere la collettività.

La gravità della situazione è amplificata dalla crescente diffusione di sostanze come la ketamina, che rappresentano una sfida complessa in termini di prevenzione e intervento.

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