La comunità induista del Piemonte ha ufficialmente inaugurato il tempio Jai Shri Krishna a Centallo (Cuneo), un evento significativo che segna una pietra miliare nella storia religiosa della regione.
La cerimonia di consacrazione, culminata in una festa aperta a tutta la cittadinanza, rappresenta molto più di una semplice apertura di un luogo di culto: è l’effettivo radicamento e riconoscimento di una comunità etnica e religiosa che ha trovato in Piemonte una nuova dimora.
Il tempio, dedicato a Krishna, figura centrale nel vasto e complesso universo del pantheon induista, incarna la devozione e la fede di una popolazione in crescita.
La consacrazione vera e propria, il *prana pratishta*, è stata preceduta da giorni di preparativi intensi e rituali sacri, condotti da un *pujari*, un sacerdote proveniente direttamente dall’India, portatore con sé secoli di tradizione e conoscenza esoterica.
Questa presenza sottolinea l’importanza di mantenere l’autenticità e la continuità delle pratiche religiose nel contesto di una nuova ambientazione geografica e culturale.
La scelta di Centallo, un comune nell’area industriale del Cuneese, come sede del tempio non è casuale.
Simboleggia l’integrazione della comunità induista nel tessuto economico e sociale del Piemonte, un segnale di prosperità e di impegno verso un futuro condiviso.
Il finanziamento del tempio, interamente sostenuto da donazioni provenienti da fedeli sparsi in tutto il Piemonte, testimonia la forza del legame comunitario e la volontà di creare uno spazio sacro accessibile a tutti.
L’importanza del tempio va oltre la sua funzione di luogo di culto.
Esso si configura come un punto di riferimento culturale e sociale per la comunità induista, stimolando l’identità, preservando le tradizioni e offrendo un luogo di aggregazione per i circa 280 fedeli di Centallo e i mille adepti della provincia di Cuneo.
Il tempio Jai Shri Krishna è dunque un simbolo di speranza, integrazione e di una spiritualità antica che trova nuova linfa vitale nel cuore del Piemonte, arricchendo il panorama religioso e culturale della regione.
L’evento segna un passo fondamentale per la crescita e l’affermazione della comunità induista in Italia, aprendo a nuove prospettive di dialogo interreligioso e di convivenza pacifica.







