Un tragico incidente ha spezzato la vita di un uomo di 74 anni nel Torinese, un evento che solleva interrogativi urgenti sulla sicurezza sul lavoro e la gestione dei rischi in contesti rurali.
L’uomo, residente nella zona, stava collaborando a lavori di manutenzione del terreno, in località Costosa 24, a Cuorgnè, in un’attività apparentemente di routine con un amico.
La dinamica, ancora in fase di ricostruzione, suggerisce che, mentre manovrava un escavatore per operazioni di pulizia e sistemazione del terreno in prossimità di un ruscello, la macchina è instabilmente scivolata, ribaltandosi e travolgendo l’operatore.
La caduta in acqua ha reso immediatamente evidente la gravità della situazione.
Nonostante l’intervento tempestivo dei soccorsi, che ha visto l’impiego di un elicottero per il trasporto d’urgenza in ospedale, l’uomo è deceduto durante il viaggio.
La necessità di ricorrere a un mezzo aereo testimonia la distanza dal presidio sanitario più vicino e l’impermeabilità della zona, spesso caratterizzata da morfologia complessa e accessibilità limitata.
Le autorità competenti, rappresentate dai Carabinieri e dallo Spresal (Servizio di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro), hanno avviato indagini approfondite per accertare le cause precise dell’incidente.
L’analisi si concentrerà non solo sulla corretta applicazione delle normative in materia di sicurezza, ma anche sulla valutazione preventiva dei rischi specifici legati all’utilizzo di mezzi pesanti in ambienti naturali, con particolare attenzione alla stabilità del terreno, alla presenza di ostacoli nascosti e alla competenza del personale addetto.
Questo episodio tragico evidenzia la crescente importanza di una cultura della sicurezza proattiva, che coinvolga non solo i datori di lavoro, ma anche i lavoratori stessi e le comunità locali.
La prevenzione deve andare oltre il mero rispetto delle procedure formali, abbracciando una riflessione continua sulle vulnerabilità intrinseche dei contesti lavorativi rurali, spesso caratterizzati da una combinazione di fattori ambientali, economici e sociali che possono aumentare il rischio di incidenti.
La formazione adeguata, la manutenzione scrupolosa delle attrezzature e la condivisione di esperienze e buone pratiche sono elementi imprescindibili per garantire la tutela della vita e dell’integrità fisica di chi lavora la terra.
L’accaduto a Cuorgnè impone una riflessione più ampia sulla necessità di integrare la sicurezza sul lavoro con la sostenibilità ambientale e lo sviluppo rurale.