Il recente incremento di infrazioni gravi legate alla velocità sulle strade ticinesi ha messo in luce una preoccupante tendenza alla sconsideratezza e alla violazione delle norme di sicurezza stradale.
Due episodi distinti, entrambi coinvolgenti cittadine italiane, hanno portato a pesanti conseguenze legali e all’imposizione di misure restrittive, evidenziando la crescente necessità di un’azione più incisiva per contrastare questo fenomeno.
Il primo caso, che ha destato particolare allarme, riguarda una giovane automobilista milanese di ventidue anni, sorpresa a sfrecciare a ben 225 chilometri orari sull’autostrada A2, nel tratto compreso tra Mendrisio e Balerna.
Un’eccesiva velocità, superiore di due volte e mezzo il limite consentito di 100 km/h, che testimonia una grave mancanza di consapevolezza dei rischi e un deliberato disprezzo per le regole fondamentali che governano la circolazione.
L’intervento tempestivo delle forze dell’ordine ha evitato potenzialmente conseguenze ben più drammatiche, considerando la pericolosità intrinseca di una velocità così elevata, soprattutto in un contesto autostradale.
La giovane, dopo aver lasciato il territorio svizzero, è stata successivamente identificata e rintracciata a seguito di accurate indagini, dimostrando la determinazione delle autorità nel perseguire tali comportamenti irresponsabili.
Poco tempo dopo, un secondo episodio ha visto coinvolta un’altra cittadina italiana, quarantasette anni residente in provincia di Vercelli, sorpresa a superare il limite di velocità lungo la Cantonale a Cresciano.
In questo caso, la donna, viaggiando a 104 chilometri orari in una zona con un limite imposto a 50, ha tentato, senza successo, di sottrarsi a un controllo, venendo bloccata a Biasca a pochi chilometri di distanza.
Questo tentativo di elusione sottolinea ulteriormente la mancanza di rispetto per le autorità e le norme vigenti.
Entrambe le automobiliste, ora classificate dalle autorità come “pirati della strada”, si sono viste infliggere un severo divieto di circolazione su strade e autostrade svizzere.
Questa misura, oltre alla denuncia, mira a dissuadere ulteriormente comportamenti pericolosi e a garantire la sicurezza di tutti gli utenti della strada.
Il provvedimento è un chiaro segnale della crescente preoccupazione delle autorità ticinesi per il comportamento di alcuni conducenti, e un monito per tutti coloro che mettono a rischio la propria incolumità e quella degli altri.
La sicurezza stradale non è solo una questione di rispetto delle regole, ma un dovere civico che coinvolge tutti.
L’implementazione di controlli più rigorosi, campagne di sensibilizzazione e sanzioni più severe sono elementi imprescindibili per arginare questo problema e preservare la sicurezza sulle strade ticinesi.