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mercoledì 29 Ottobre 2025

Mauto e Sandretto Re Rebaudengo: un’auto mostra il futuro.

Il Museo Nazionale dell’Automobile di Torino si appresta a celebrare il trentesimo anniversario della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo con un evento di portata significativa: la mostra “News from the Near Future”, dal 30 ottobre 2026 all’8 marzo 2027.
Questa iniziativa segna l’apertura di un nuovo capitolo per il Mauto, che intende rafforzare il proprio ruolo culturale attraverso un ciclo di collaborazioni con istituzioni d’arte contemporanea, in un’ottica di rinnovamento profondo e dialogo interdisciplinare.

Fin dal 2023, il Museo ha intrapreso un percorso di espansione culturale, che va ben oltre la mera esposizione di veicoli storici.

Questa strategia prevede l’integrazione di diverse discipline – arte, design, sociologia, tecnologia – in un sistema di crescita reciproca, reinterpretando l’automobile non come un semplice oggetto di trasporto, ma come un potente catalizzatore di cambiamenti sociali, economici e culturali che hanno plasmato il XX e il XXI secolo.

Come sottolinea il presidente Benedetto Camerana, l’obiettivo è delineare un quadro complesso e sfaccettato, che renda conto dell’automobile come fenomeno multiforme, capace di influenzare e, a sua volta, di essere influenzato dalle dinamiche più profonde della società.
La collaborazione con la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo assume la forma di un’indagine visiva articolata, che si sviluppa attraverso mostre, commissioni artistiche, progetti di residenza per artisti, iniziative formative e programmi educativi.
Al di là della mostra temporanea “News from the Near Future”, una selezione di opere provenienti dalla prestigiosa Collezione Sandretto sarà permanentemente integrata nel percorso museale, dando vita al progetto “Convergenze”, curato dallo stimato storico dell’arte Giacinto di Pietrantonio.
Questo gesto simbolico mira a creare un ponte tra la storia dell’automobile e le più recenti espressioni artistiche contemporanee, stimolando riflessioni inedite e aprendo nuove prospettive interpretative.

L’accostamento tra l’automobile e l’arte contemporanea rivela una dimensione inattesa: la potenza meccanica si trasforma in metafora, l’ingegneria si fonde con la creatività, la velocità si alleggerisce in estasi visiva.
Come argomenta di Pietrantonio, l’automobile diventa specchio di un movimento interiore, un’incarnazione della ricerca di bellezza e significato che permea l’animo umano.
Il progetto “Convergenze” non si limita a questo dialogo contemporaneo.

In un omaggio al fervore del primo Novecento, il museo propone un’affascinante convergenza tra automobili d’epoca e pittura futurista.
Un corpus di 34 opere – testimonianze del secondo Futurismo – esplora le suggestioni dell’aeropittura, aprendo una riflessione stimolante sulle relazioni intrinseche tra arte, ingegneria, progresso tecnico e sperimentazione visiva.

Questa sezione vuole riaccendere l’entusiasmo e l’ottimismo che hanno caratterizzato un’epoca di profonde trasformazioni, quando l’automobile era simbolo di una nuova era, un sogno di velocità, libertà e innovazione che si proiettava verso il futuro.
L’esperienza museale, quindi, si configura come un viaggio attraverso il tempo, un’esplorazione delle connessioni profonde che legano l’automobile all’arte, alla cultura e all’immaginario collettivo.

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