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venerdì 31 Ottobre 2025

Nuove voci e suoni: The Others Art Fair a Torino.

Otto progetti innovativi emergono dall’iniziativa The Others Art Fair, frutto delle call “Risonanze Urbane” e “Digital Craft Journey – Ai”, un segnale di apertura verso nuove forme espressive nell’ambito della videoarte e delle arti sonore.
Queste opere, selezionate per la loro capacità di interrogare il presente e di proporre narrazioni alternative, saranno presentate al pubblico durante la XIV edizione della fiera, che si svolgerà dal 30 ottobre al 2 novembre presso l’International Training Centre dell’Ilo a Torino.
L’esperienza immersiva inizia con “Risonanze Urbane”, un percorso sonoro site-specific che trasforma l’ingresso della fiera in una soglia continua e dinamica.

Karin Sander, con “Stone Splash”, introduce un elemento naturale, il suono di un fiume, in un contesto urbano spesso saturo di rumori artificiali, creando un contrasto suggestivo.

Davide Bertocchi, in “Strato-dust (Once and For All)”, utilizza la frammentazione sonora di una chitarra elettrica, intervallata da momenti di silenzio contemplativo, per catturare il polso vitale, a volte frenetico, altre volte inatteso, della metropoli.

Marco Bagnoli e Giuseppe Scali, con “Soglia Urbana.
Risonanza delle Rane”, proponendo una sorta di portale acustico, invitano a ripensare il concetto di spazio urbano non come un mero contenitore, ma come un organismo sensibile, capace di rispondere e di interagire con l’ambiente circostante.
Infine, Marcello Spada in “Car Ghosting” affronta una questione sempre più pressante: l’assenza di rumore dei veicoli elettrici, creando una composizione sonora sperimentale che ne compensa la mancanza, stimolando una riflessione sull’impatto del progresso tecnologico.

La call “Digital Craft Journey – Ai” (Video), rivolta agli studenti delle prestigiose Accademie di Belle Arti di Torino, Milano, Bologna, Firenze e Catania, si concentra sull’esplorazione dell’intelligenza artificiale come strumento creativo e specchio delle nostre paure e speranze.

Aleandro Sinatra, con “Le voyage dans la Lune?”, reinterpreta l’opera pionieristica di Georges Méliès attraverso le lenti dell’IA, generando un dialogo tra passato e futuro.

Demis Rosa, in “Sometimes it’s hard to connect”, intreccia la propria voce con il celebre “Theme Song” di Vito Acconci, creando un’interazione che esplora la complessità della comunicazione e della connessione umana nell’era digitale.

Sara Caushaj, con “Maya, Global Think Forum”, spinge i confini del linguaggio, evocando domande profonde sul confine sottile tra coscienza umana e intelligenza artificiale, interrogando il concetto stesso di pensiero.

Eugenio Liotta e Rosario Orazio Caccamo, in “Caifè”, presentano una visione distopica, dove l’essere umano viene ridotto a un oggetto da programmare, sollevando interrogativi etici e filosofici sulla direzione che sta prendendo la tecnologia.

Queste opere, presentate in area talk, saranno integrate da un focus dedicato alla videoarte, con proposte curate dalle gallerie partecipanti alla fiera, ampliando ulteriormente l’offerta culturale e stimolando il dialogo tra artisti, curatori e pubblico.

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