Il panorama automobilistico italiano di ottobre si presenta come un quadro di incertezze, segnato da una lieve contrazione delle immatricolazioni che, pur nel loro modestissimo calo dello 0,6% rispetto allo stesso mese del 2024, rivela tensioni strutturali più ampie.
I 125.826 veicoli nuovi registrati delineano un quadro delicato, aggravato da un rallentamento che si estende al periodo gennaio-ottobre, con 1.293.366 immatricolazioni e un decremento complessivo del 2,7% rispetto all’anno precedente.
Questo quadro è ulteriormente complicato dall’attesa, divenuta quasi palpabile, dell’avvio ufficiale della piattaforma incentivi per i veicoli elettrici, un fattore determinante che sta frenando le decisioni d’acquisto da parte dei consumatori.
Tuttavia, una nota positiva emerge dal risultato del Gruppo Stellantis, che riesce a contrastare la tendenza negativa del mercato.
Con 33.704 auto vendute a ottobre, il gruppo registra un incremento del 5,2% rispetto al 2024, consolidando la propria posizione di leadership e amplificando la quota di mercato al 26,8%, contro il 25,3% dell’anno precedente.
Sebbene nel decennio gennaio-ottobre le immatricolazioni di Stellantis abbiano subito un calo più marcato, pari al 7,6% (portando la quota al 28,2% contro il 29,9% del 2024), la resilienza dimostrata evidenzia la capacità del gruppo di adattarsi a un contesto economico incerto e di implementare strategie efficaci.
“Questi risultati testimoniano la solidità della nostra strategia e la nostra capacità di rispondere alle sfide del mercato,” commenta Antonella Bruno, Managing Director di Stellantis Italia, sottolineando l’importanza di un approccio proattivo e flessibile.
La leadership di Stellantis, e in particolare del brand Fiat, si conferma grazie al successo duraturo di modelli iconici come la Grande Panda e la Fiat Pandina, che continuano a dominare la classifica delle vendite con una quota di mercato del 6%.
Non meno rilevanti sono le performance di Jeep Avenger, che si posiziona al terzo posto con una quota del 3,2%, e di Citroen C3, che conquista la quinta posizione con il 2,4%, a testimonianza di una diversificazione strategica che intercetta diversi segmenti di mercato.
Le proiezioni del Centro Studi Promotor, basate sull’analisi dei primi dieci mesi dell’anno, dipingono un quadro prudente per il 2024, prevedendo un totale di 1.502.836 immatricolazioni, con una diminuzione del 3,6% rispetto all’anno precedente e un crollo ancora più marcato del 21,6% rispetto al 2019.
Queste previsioni, pur rappresentando una stima, riflettono le difficoltà strutturali che affliggono il settore, amplificate da fattori esterni come l’inflazione persistente, la volatilità dei prezzi delle materie prime e le incertezze geopolitiche che condizionano l’economia globale.
L’andamento del mercato automobilistico italiano si configura quindi come un barometro sensibile alle dinamiche economiche e politiche che plasmano il panorama nazionale e internazionale, e la ripresa delle vendite dipenderà in larga misura dalla capacità di stimolare la fiducia dei consumatori e di offrire incentivi concreti per l’acquisto di veicoli nuovi.







