Misure di ammortizzazione a Mirafiori: 2.300 lavoratori coinvolti.

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La complessa realtà industriale del polo Stellantis di Mirafiori, e dell’intero tessuto metalmeccanico torinese, si confronta nuovamente con l’attivazione di misure di ammortizzazione sociale, un segnale tangibile delle persistenti sfide che gravano sul settore.

A partire dal primo settembre e fino alla conclusione dell’anno, saranno implementati contratti di solidarietà in diverse aree produttive, coinvolgendo un contingente significativo di 2.297 lavoratori, suddivisi tra operai, impiegati e quadri.

Questi accordi, definiti come misure di natura “difensiva” dalle organizzazioni sindacali (FIM, FIOM, UILM, FISMIC, UGLM e Associazione Quadri Fiat), mirano a mitigare gli impatti negativi derivanti da una temporanea carenza di volumi produttivi.

La riduzione dell’orario di lavoro sarà distribuita su base mensile, con una soglia massima di coinvolgimento del personale pari all’80% in media e una riduzione oraria individuale che non supererà il 90% nel periodo contrattuale.
Un elemento cruciale dell’accordo riguarda la possibilità di ricorrere a meccanismi di mobilità interna, attraverso prestiti e trasferimenti temporanei di personale verso altre sedi Stellantis Europe o consociate del gruppo.

Questa flessibilità operativa, sottoposta all’approvazione delle Rappresentanze Sindacali Aziendali (RSA), riflette la volontà di ottimizzare le risorse umane e minimizzare l’impatto sulle retribuzioni.
L’azienda, inoltre, si è impegnata a garantire l’anticipazione delle indennità di integrazione salariale, fornendo un sostegno immediato ai lavoratori coinvolti.
Nonostante l’ottimismo legato all’imminente introduzione della 500 ibrida, che promette una ripresa delle attività e una stabilizzazione dei volumi, la situazione attuale rimane precaria.

La crisi, che si protrae per circa diciotto anni di applicazione di strumenti di cassa integrazione, impone sacrifici economici ai lavoratori, esposti a un mercato globale in rapida evoluzione.

La richiesta sindacale è chiara: oltre alla produzione della 500 ibrida, è imperativo introdurre un nuovo modello da affiancare, per garantire una prospettiva di crescita e di stabilità a lungo termine per i lavoratori di Stellantis e per l’indotto locale, un ecosistema produttivo profondamente segnato da anni di incertezza e di investimenti a singhiozzo.

La resilienza della forza lavoro e la capacità di adattamento alle nuove sfide rappresentano un asset fondamentale per il futuro del polo industriale di Mirafiori e dell’intera area torinese.

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