Piemonte agricolo: 42,6 milioni di euro per il futuro del settore.

Un’iniezione di risorse significative rafforza il tessuto agricolo piemontese, grazie a un’abile manovra di ottimizzazione delle risorse comunitarie.

L’Assessore regionale all’Agricoltura, Paolo Bongioanni, ha annunciato l’erogazione di 42,6 milioni di euro aggiuntivi destinati alle aziende agricole, una somma estratta dalla riallocazione strategica del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2022 e riversata nella nuova programmazione Csr 2023-27.
Un ulteriore contributo di 19 milioni di euro, provenienti dall’Organizzazione Comune di Mercato (OCM) europea, è previsto per il 2026, focalizzato sul potenziamento della promozione internazionale dei vini piemontesi e sullo sviluppo sostenibile dell’enoturismo, un segmento cruciale per l’economia locale.

L’ottenimento di questi fondi rappresenta il risultato di un’operazione complessa e meticolosa orchestrata dagli uffici della Direzione regionale Agricoltura.
Bongioanni sottolinea come questa capacità di recupero di risorse comunitarie non sia un evento isolato, ma il frutto di un impegno costante a ottimizzare l’utilizzo dei fondi europei a disposizione del Piemonte.

Questa somma sostanziale non solo consolida le fondamenta della programmazione Csr 2023-27, ma apre anche nuove opportunità per l’implementazione di bandi mirati e il rifinanziamento di misure regionali cruciali per il supporto all’agricoltura piemontese, che affronta sfide sempre più complesse legate alla sostenibilità, al cambiamento climatico e alle dinamiche del mercato globale.
La Regione Piemonte si distingue a livello nazionale per la sua capacità di assorbire e gestire in modo virtuoso i fondi europei.

Il dato che emerge dalla conclusione del Psr 2014-22 è eloquente: il 99,9% delle risorse stanziate dall’Unione Europea per lo sviluppo rurale sono state impiegate e destinate a progetti concreti, un risultato che testimonia un’efficienza amministrativa e una capacità di pianificazione strategica di elevato livello.
Questo successo non è solo una questione di gestione burocratica, ma riflette un profondo impegno a valorizzare il patrimonio agricolo e agroalimentare piemontese, un settore chiave per l’identità e l’economia della regione.

Il futuro prossimo vedrà un dialogo costruttivo con le associazioni datoriali di categoria e le cooperative agricole, all’interno del “Tavolo Verde”, per definire le priorità di investimento e assicurare che le risorse siano allocate in modo efficace e rispondano alle reali esigenze del mondo produttivo.
La prospettiva è quella di un’agricoltura piemontese più resiliente, innovativa e competitiva, in grado di affrontare le sfide del futuro e di continuare a contribuire in modo significativo alla prosperità della regione.

L’attenzione sarà rivolta alla promozione di pratiche agricole sostenibili, all’incentivazione della ricerca e dell’innovazione, e alla valorizzazione dei prodotti tipici, elementi distintivi dell’eccellenza agroalimentare piemontese.

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