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Risò: l’Italia al centro del futuro del riso europeo

L’Italia, fulcro incontrastato della produzione risiera europea, ha recentemente celebrato il suo primato con “Risò”, un festival internazionale che ha rappresentato un momento cruciale per il settore e per le relazioni tra i paesi produttori del Vecchio Continente.

L’evento, ospitato a Vercelli dal 12 al 14 settembre, ha superato le aspettative, catalizzando un’attenzione mediatica e un coinvolgimento del pubblico che si sono tradotti in 70.000 presenze dirette e un impatto comunicativo di oltre 5 milioni di contatti, con una forte partecipazione proveniente dal Piemonte e dalla Lombardia.

La kermesse, promossa congiuntamente dalla Provincia e dal Comune di Vercelli, in sinergia con l’Ente Risi, ha assunto una rilevanza strategica, accogliendo una delegazione di altissimo livello: nove ministri e delegati dell’Agricoltura provenienti da Italia, Spagna, Grecia, Portogallo, Francia, Malta, Romania, Bulgaria e Ungheria, unitamente a rappresentanti della FAO, della Commissione Europea e di operatori specializzati del settore.
L’occasione ha fornito una piattaforma ineguagliabile per il confronto e la definizione di nuove strategie.

Il convegno internazionale “The future of EU rice sector: a common strategy” ha sancito la nascita di EU-Rice, un’alleanza europea volta a rafforzare la voce e l’influenza del settore risicolo comunitario.
Questa iniziativa si prefigge di agire come un vero e proprio “marchio di garanzia” per il riso europeo, garantendo una maggiore incisività nelle decisioni che ne regolano la produzione e il commercio e offrendo un’armatura protettiva contro le sfide del mercato globale.

Come sottolineato dal Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, la consapevolezza dei limiti geografici e produttivi impone un cambio di paradigma.

Se la competizione per i volumi di produzione a livello mondiale risulta ardua, l’Italia e gli altri paesi europei devono concentrare le proprie energie sulla salvaguardia e la valorizzazione della qualità intrinseca del riso europeo, un fattore distintivo che ne determina il valore aggiunto e la competitività.
L’evento Risò ha inoltre rappresentato un passo concreto verso la costruzione di una “casa comune” del riso europeo, un luogo fisico e metaforico di incontro, collaborazione e ricerca, destinato a promuovere l’innovazione, la sostenibilità e la condivisione delle migliori pratiche agricole.
La posa della prima pietra simboleggia l’impegno a lungo termine di un’intera filiera agroalimentare verso un futuro più solido e prospero per il riso europeo.
Questo nuovo modello di governance settoriale mira a unire le forze, superando le singole logiche nazionali per affrontare le sfide comuni e rafforzare la posizione strategica dell’Europa nel panorama agroalimentare mondiale.

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