L’atterraggio all’aeroporto militare di Linate ha segnato l’inizio di un delicato e complesso processo di accoglienza umanitaria. Un velivolo, uno dei tre designati per questa missione, ha consegnato in Italia una comunità di ottanta palestinesi, un gruppo vulnerabile che include diciassette minori, destinati a ricevere cure mediche specialistiche e supporto psicologico nel nostro Paese.L’arrivo a Milano ha visto la discesa di sei dei minori, con particolare attenzione dedicata al piccolo Adam, un bambino testimone di una tragedia indicibile: l’unico sopravvissuto di una famiglia decima da un attacco militare israeliano. La sua cura sarà garantita presso l’ospedale Niguarda, centro di eccellenza per la presa in carico di pazienti traumatizzati.L’impegno del sistema sanitario lombardo si estende oltre Milano, con altri due bambini destinati a ricevere assistenza specialistica presso il Policlinico e l’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, quest’ultimo noto per la sua attenzione alle esigenze dei pazienti pediatrici. Un ulteriore gruppo di tre minori sarà accolto da strutture sanitarie e di supporto presenti in Piemonte, completando la distribuzione geografica dell’iniziativa.La cerimonia di accoglienza ha visto la presenza di figure istituzionali di rilievo, a testimonianza dell’importanza strategica e umanitaria dell’operazione. Il Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha coordinato gli aspetti diplomatici e procedurali, affiancato dagli assessori regionali della Lombardia, Guido Bertolaso e Gianluca Comazzi, simboli dell’impegno territoriale. L’Areu, l’Azienda Regionale Emergenza Urgenza, ha mobilitato personale specializzato, guidato dal Direttore Generale Massimo Lombardo, per assicurare una transizione sicura e confortevole per i nuovi arrivati. La struttura maxi emergenze, con la sua capacità di rispondere a situazioni complesse, ha operato in sinergia con mediatori culturali, fondamentali per agevolare la comunicazione e la comprensione reciproca, superando le barriere linguistiche e culturali. Il personale dell’Aeronautica Militare, della Protezione Civile e dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) hanno contribuito con le loro competenze specifiche, garantendo un supporto logistico e sanitario di altissimo livello. Quest’iniziativa rappresenta un atto concreto di solidarietà e di accoglienza, un impegno a offrire speranza e cura a coloro che hanno subito le devastazioni della guerra.
Accoglienza umanitaria: 80 palestinesi arrivano in Italia, tra loro Adam, simbolo di speranza.
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