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mercoledì 19 Novembre 2025

Piemonte: 58,7 milioni per la transizione energetica al 2026

Il Piemonte proietta la sua visione energetica verso il 2026, delineando un percorso triennale – 2026-2028 – con un investimento complessivo di 58,7 milioni di euro destinati a trasformare il panorama energetico regionale.
L’assessore all’Energia, Matteo Marnati, ha presentato al terzo Commissione il Documento di Programmazione Economica e Finanziaria (DPEF) e il Bilancio di Previsione, evidenziando un impegno strategico volto a un sistema energetico più sostenibile, efficiente e resiliente.

L’approccio si fonda su un pilastro fondamentale: l’incremento dell’efficienza energetica.

Interventi mirati saranno rivolti a strutture pubbliche e infrastrutture critiche, con particolare attenzione all’ottimizzazione delle reti di teleriscaldamento – cruciali per la riduzione delle emissioni in ambito urbano – e all’illuminazione pubblica, spesso ancora dipendente da tecnologie obsolete.

Parallelamente, si intende accelerare la transizione verso fonti rinnovabili, non solo attraverso la promozione di impianti tradizionali (eolico, solare, idroelettrico), ma anche supportando l’innovazione in settori emergenti.

Un elemento chiave della strategia è lo sviluppo di sistemi di accumulo energetico intelligenti, dislocati a livello locale.
Questi sistemi, che impiegano batterie, idrogeno e altre tecnologie di storage, consentiranno di bilanciare l’intermittenza delle fonti rinnovabili, garantendo una fornitura energetica stabile e affidabile anche in condizioni variabili.
La capacità di gestire in modo flessibile la produzione e il consumo di energia è un fattore cruciale per l’integrazione su larga scala delle rinnovabili.

La diffusione delle comunità energetiche rinnovabili (CER) rappresenta un ulteriore motore di cambiamento.

Queste iniziative, che coinvolgono cittadini, imprese e enti locali, favoriscono l’autoconsumo di energia prodotta da fonti rinnovabili a livello locale, promuovendo l’indipendenza energetica e la partecipazione attiva nella transizione ecologica.

Il supporto a queste comunità non si limita all’aspetto economico, ma comprende anche l’assistenza tecnica e la sensibilizzazione.

Un progetto di portata strategica è la creazione di “Hydrogen Valleys”, ecosistemi dell’idrogeno che integrano la produzione, lo stoccaggio e l’utilizzo di idrogeno verde per decarbonizzare settori difficili da elettrificare, come l’industria pesante e i trasporti.

L’idrogeno, prodotto da fonti rinnovabili, rappresenta una soluzione promettente per ridurre le emissioni di gas serra in settori chiave dell’economia piemontese.

La ripartizione degli stanziamenti finanziari riflette questa visione complessa.

Per il programma specifico dedicato alle fonti energetiche, sono previsti 1,7 milioni di euro nel 2026, 1,6 milioni nel 2027 e 1,5 milioni nel 2028.

Un contributo annuale di 648.000 euro sarà destinato al Catasto degli impianti termici, strumento essenziale per la gestione e il monitoraggio dell’efficienza energetica degli edifici.

L’impegno finanziario più consistente, tuttavia, è riservato al programma di politica regionale unitaria per l’energia e la diversificazione delle fonti.
Nel 2026, lo stanziamento raggiungerà i 57 milioni di euro, suddivisi tra fondi regionali (1,17 milioni), fondi europei (FESR 2021-2027, 52 milioni) e fondi statali dedicati a progetti di particolare rilevanza strategica (4 milioni).
Nel 2027, l’impegno si riduce a 41 milioni, con una ripartizione simile tra le diverse fonti di finanziamento, mentre nel 2028 si attesta a 35 milioni.

La significativa presenza di fondi europei testimonia l’importanza del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per la transizione energetica del Piemonte.

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