L’apertura della seduta del Consiglio Regionale del Piemonte si è configurata come un momento di profonda riflessione, scandito da un minuto di silenzio dedicato alle vittime civili coinvolte nel tragico conflitto in Medio Oriente, iniziato il 7 ottobre.
L’istanza di osservare questo gesto di lutto e solidarietà è stata formalmente avanzata dal vicepresidente Domenico Ravetti, esponente del Partito Democratico, in un atto di sensibilità che ha immediatamente trovato eco nell’assemblea.
Il Presidente del Consiglio Regionale, Davide Nicco, ha espresso parole di apprezzamento nei confronti del vicepresidente Ravetti, riconoscendo l’importanza di unire il Consiglio in un gesto di memoria collettiva.
“Ringrazio il vicepresidente Ravetti per questa iniziativa, che sottolinea la nostra responsabilità nei confronti dell’umanità,” ha affermato Nicco, aggiungendo una riflessione più ampia sul contesto drammatico che caratterizza la nostra epoca.
L’evento non si è limitato a un semplice tributo, ma ha rappresentato un’occasione per considerare le profonde implicazioni etiche e umanitarie del conflitto.
Il Consiglio Regionale, in quanto istituzione rappresentativa del territorio, si è sentito investito di un dovere di testimonianza e di impegno verso la ricerca di soluzioni pacifiche e durature.
La tragica realtà del Medio Oriente, con le sue sofferenze e le sue perdite, ha risposto a un’eco potente nel cuore del Piemonte, richiamando l’attenzione sulla necessità di promuovere la diplomazia, il dialogo interculturale e la protezione dei diritti umani.
La seduta, perciò, si è aperta non solo con il silenzio, ma con la consapevolezza di una responsabilità condivisa verso un futuro più giusto e pacifico per tutti.
Il gesto del Consiglio Regionale si configura, quindi, come un atto simbolico di solidarietà, ma anche come un invito all’azione, a un impegno concreto per alleviare le sofferenze e prevenire future tragedie.