“Tradizioni perdute: il legame tra teatri dell’oratorio e targhe provinciali”

09 febbraio 2025 – 10:45

L’antica tradizione dei teatri dell’oratorio San Paolo risuona ancora nei ricordi affettuosi di chi, come me, ha vissuto quelle domeniche indimenticabili negli anni ’50. Il teatro-cinema che accoglieva giovani divisi per età e guidati da sacerdoti come Don Bosio, Don Pomero e Don Tafuri era il cuore pulsante della comunità. Dalla messa mattutina alla proiezione cinematografica pomeridiana, passando per le rappresentazioni teatrali e gli incontri con personaggi illustri, ogni momento trascorso in quel luogo era intriso di magia e significato. La presenza costante di figure come Achille Compagnoni e Luigi Mariannini, celebrati con entusiasmo dalla comunità locale, testimonia la profonda connessione tra il teatro dell’oratorio e gli avvenimenti salienti dell’epoca. L’insegnamento di Don Bosco, incarnato nella scritta che ancora campeggia sulla facciata del teatro – “Castigat ridendo mores” – rimanda a un’etica basata sul sorriso e sulla correzione dei comportamenti attraverso la gentilezza.In un contesto diverso ma altrettanto emblematico, la pratica delle targhe provinciali sulle auto rappresentava un simbolo tangibile di appartenenza territoriale e di condivisione culturale. Memorizzare le varie sigle corrispondenti alle province italiane era un esercizio ludico che favoriva l’incontro e lo scambio tra persone provenienti da diverse realtà geografiche. Tuttavia, l’avvento dell’anonimato digitale ha portato alla progressiva scomparsa di questo segno identitario, privando la società di un elemento di coesione sociale e nazionale. Ripristinare le targhe provinciali potrebbe essere non solo un gesto simbolico ma anche un modo per riscoprire e valorizzare le radici locali in un’ottica di condivisione e appartenenza collettiva.La memoria dei teatri dell’oratorio San Paolo e delle targhe provinciali sulle auto ci ricorda l’importanza di preservare le tradizioni che hanno plasmato il nostro passato e contribuito a definire la nostra identità collettiva. Riscoprire tali elementi può arricchire il tessuto culturale della società contemporanea, offrendo spunti per riflettere sul senso di comunità, appartenenza e radicamento nel contesto storico-culturale in cui ci troviamo immersi.

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