Il Barometro Ipl per l’estate 2025 dipinge un quadro economico altoatesino complesso, caratterizzato da una dicotomia tra segnali contrastanti e un crescente senso di incertezza tra i lavoratori.
Pur mantenendo una resilienza nel mercato del lavoro e una ripresa, seppur modesta, del credito, l’economia provinciale mostra segni di frenata in settori strategici come il commercio estero e il turismo, cruciali per la sua vocazione internazionale.
L’analisi Ipl rivela un mercato del lavoro che, nella prima metà del 2025, si presenta ancora robusto, con un tasso di disoccupazione contenuto.
L’inflazione a Bolzano, pur rimanendo al 2,2% a giugno e al 2,5% cumulato da inizio anno, sebbene non critica, erode progressivamente il potere d’acquisto delle famiglie.
La ripresa dei prestiti bancari, dopo un periodo di contrazione, suggerisce una graduale ripresa degli investimenti, ma non compensa il rallentamento delle esportazioni e della stagione turistica, tradizionalmente motori della crescita provinciale.
L’evoluzione del mercato occupazionale evidenzia un aumento sia dei contratti a tempo indeterminato che di quelli a chiamata, mentre si registra una diminuzione dei contratti a termine, un segnale potenzialmente positivo per la stabilità lavorativa, sebbene non risolutivo per le problematiche di precarietà.
Nonostante le aspettative dei lavoratori rimangano prudentemente positive, con un indice di fiducia pari a +6, emerge una preoccupante tendenza al peggioramento della percezione della propria situazione finanziaria.
La percentuale di famiglie che fatica ad arrivare a fine mese si attesta al 36%, e la maggioranza (58%) non si sente in grado di risparmiare nei prossimi dodici mesi.
Questa condizione finanziaria fragile alimenta l’ansia per la sicurezza del posto di lavoro e riduce la fiducia nella capacità di trovare un’alternativa professionale in caso di perdita dell’impiego.
Le previsioni sull’evoluzione del Prodotto Interno Lordo (PIL) altoatesino confermano la stima di crescita dello 0,8% per il 2025, una proiezione moderata che riflette la cautela derivante dalla turbolenza dei mercati globali.
Il direttore Ipl, Stefan Perini, sottolinea come, finora, non siano emersi fattori dirompenti tali da giustificare una revisione al ribasso delle stime.
Il presidente Ipl, Stefano Mellarini, evidenzia come i risultati del Barometro siano un monito per i sindacati, invitando a sensibilizzare l’opinione pubblica sulle reali esigenze dei lavoratori.
Si rende urgente l’adozione di politiche salariali mirate, l’incremento dell’offerta di alloggi a prezzi accessibili e l’implementazione di misure concrete per contrastare il lavoro precario.
Solo interventi strutturali mirati possono, nel lungo termine, alleviare la pressione finanziaria che grava sulle famiglie altoatesine.
L’assessora provinciale al lavoro, Magdalena Amhof, sottolinea l’importanza dell’imminente aumento strutturale dei salari nel settore pubblico come strumento per rafforzare il potere d’acquisto dei dipendenti.
Parallelamente, si rende necessario un impegno deciso per creare posti di lavoro attrattivi, contrastando la carenza di manodopera che affligge diversi settori.
In questo contesto, il ruolo del settore pubblico è cruciale, in quanto può fungere da esempio e stimolare analoghi sviluppi nel settore privato, contribuendo a creare un ambiente economico più equilibrato e sostenibile per l’intera provincia.
La sfida, quindi, è quella di trasformare la resilienza del mercato del lavoro in una reale opportunità di crescita e benessere per tutti i cittadini altoatesini.