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Vigili del fuoco Trentini: un anno di straordinario impegno

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Decreto energetico: svolta autonoma in Trentino-Alto Adige

Il recente decreto legislativo, approvato dal Consiglio dei Ministri, rappresenta un passo significativo nell'evoluzione del quadro normativo che disciplina la gestione dell'energia nella Regione Trentino-Alto Adige, delineando un'armonizzazione tra le competenze provinciali e quelle statali. Questo provvedimento si inserisce...

Bolzano, caos e Daspo: sette persone denunciate dopo i disordini.

Il tessuto sociale di Bolzano è stato teatro di episodi di disordini, innescati durante la partita di Serie B, Palermo-Südtirol, il 14 settembre 1. La risposta delle autorità, guidate dal Questore Giuseppe Ferrari, si è manifestata con l'emissione di...

Stipendi dei consiglieri: l’opposizione sdegna la proposta Kompatscher

La proposta di introdurre un meccanismo di rivalutazione automatica degli stipendi dei consiglieri provinciali, presentata dal Presidente Arno Kompatscher durante la seduta del Consiglio Regionale,...
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Manovra in Trentino: Opposizione all’attacco con 15.000 emendamenti

La discussione della manovra finanziaria 2026-2028 della provincia autonoma di Trento si preannuncia un momento di intensa negoziazione politica, segnato da un...

Alto Adige: 8,76 miliardi per un futuro prospero e inclusivo.

L'orizzonte del futuro altoatesino si proietta attraverso un bilancio provinciale storico, pari a 8,76 miliardi di euro, che rappresenta un investimento strategico per consolidare...

Archiviazione inchiesta morte bambino: caduta accidentale esclude responsabilità.

Il Tribunale di Bolzano ha provveduto all’archiviazione dell’inchiesta relativa al decesso di un bambino di tre anni, avvenuto il 26 dicembre del passato anno presso l’ospedale locale.

La decisione, emessa dal giudice per le indagini preliminari, accoglie la richiesta della Procura, ponendo fine a un’indagine complessa e dolorosa che aveva visto la madre accusata di omicidio aggravato.
Un provvedimento di sospensione della responsabilità genitoriale era stato precedentemente disposto, comportando l’affidamento temporaneo, per quattro mesi, del fratello gemello ai servizi sociali e del neonato, di pochi mesi, a familiari.

La ricostruzione fornita dalla madre, unica testimone oculare dell’evento, è stata considerata, al termine delle indagini, sufficientemente verosimile per escludere la sussistenza di responsabilità penali.

La donna aveva riferito agli inquirenti di aver udito, il 23 dicembre a Brunico, un rumore improvviso provenire dalla stanza del bambino, seguito da una caduta.
La successiva precipitazione in soccorso aveva rivelato il bambino a terra, in condizioni critiche, senza respiro.
Immediatamente, la madre aveva intrapreso manovre di rianimazione cardiopolmonare, contestualmente allertando il marito, che aveva poi attivato il servizio di emergenza 112.

Nonostante gli sforzi del personale medico, il bambino era deceduto tre giorni dopo.
L’ipotesi di maltrattamenti e lesioni compatibili con dinamiche violente era emersa inizialmente dalle osservazioni mediche, alimentando un’indagine che aveva comportato disposte attività di intercettazione telefoniche e ambientali, volte a raccogliere elementi utili a chiarire le circostanze della vicenda.
Tuttavia, l’autopsia ha fornito elementi cruciali per ridefinire l’interpretazione degli eventi.
L’esame ha infatti confermato che il trauma cranico che ha determinato il decesso era coerente con una caduta di elevata energia, caratterizzata da un impatto frontale contro una superficie rigida, seguito da una seconda caduta con conseguente impatto occipitale.

La dinamica ricostruita dall’autopsia, pertanto, esclude l’intervento di una forza esterna diversa da quella di una caduta accidentale.
L’archiviazione del caso sottolinea l’importanza di una valutazione accurata e multidisciplinare nelle indagini sulla morte improvvisa di minori, ove elementi diagnostici e ricostruzioni processuali devono convergere in un quadro coerente e scientificamente valido.

La vicenda solleva, inoltre, interrogativi sulla necessità di supportare le famiglie in difficoltà, al fine di prevenire situazioni di vulnerabilità che possono sfociare in tragiche conseguenze.
La perdita di un figlio rappresenta una ferita incolmabile, e la comunità è chiamata a offrire sostegno emotivo e pratico ai genitori, in un momento di profondo dolore e smarrimento.

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