lunedì 8 Settembre 2025
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Simulazione d’emergenza: testata la risposta tra Rasun di Sotto e Sopra

Un simulato di emergenza di portata significativa ha messo alla prova la resilienza e l’efficacia dei servizi di soccorso nell’area tra Rasun di Sotto e Rasun di Sopra.

Lo scenario ipotizzato, un incidente gravissimo che ha visto un autocarro carico di legname disperdere il proprio carico sulla carreggiata, ha rappresentato una sfida complessa, caratterizzata da una strada completamente impraticabile e dalla necessità di evacuare feriti in condizioni di urgenza.

L’esercitazione, parte di un programma di preparazione intensiva in vista delle Olimpiadi Invernali di Biathlon del 2026 ad Anterselva, ha segnato un’evoluzione rispetto a una precedente simulazione tenutasi nell’autunno 2024, introducendo nuove variabili e testando protocolli di risposta più sofisticati.

La partecipazione ha coinvolto un ampio spettro di professionisti del soccorso, testimoniando un approccio multidisciplinare e integrato.
Oltre ai corpi dei vigili del fuoco locali, con una presenza capillare sul territorio, si sono attivate le sezioni di Brunico e San Candido della Croce Bianca, assicurando assistenza medica di primo livello e supporto logistico cruciale.
L’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige ha schierato il proprio Servizio di Emergenza Medica, potenziato dalla Centrale Provinciale di Emergenza e dalla presenza del medico d’urgenza di Brunico, garantendo una risposta medica specialistica.
Particolarmente significativa è stata l’inclusione del “Supporto Umano nell’Emergenza” e della Psicologia d’Emergenza, evidenziando la crescente consapevolezza dell’importanza di una risposta olistica, che tenga conto del benessere psicologico delle vittime e del personale di soccorso.
A completare il dispositivo, il Soccorso Alpino e il Servizio Stradale, essenziali per la gestione delle vie di accesso e la rimozione degli ostacoli.
L’impegno complessivo ha mobilitato diverse decine di operatori, ciascuno con competenze specifiche e un ruolo definito nel piano di emergenza.

L’obiettivo primario dell’esercitazione è stato l’affinamento della collaborazione inter-organizzativa in un contesto operativo quanto più aderente alla realtà.
In particolare, l’attenzione si è concentrata sull’impiego di tecniche di soccorso tecnico avanzato, che includono l’utilizzo di attrezzature idrauliche specializzate per l’estrazione delle vittime.
La gestione efficiente della logistica del trasporto, con la necessità di individuare percorsi alternativi e soluzioni di evacuazione improvvisate, ha rappresentato una prova di adattabilità e ingegnosità.

Il coordinamento e la comunicazione, elementi critici in situazioni di emergenza, sono stati sottoposti a stress test, simulando condizioni di limitata copertura radio e la pressione ineludibile del tempo.
La gestione della complessità, che includeva la necessità di bilanciare la sicurezza delle vittime con l’efficienza operativa, ha dimostrato la professionalità e la prontezza di risposta delle squadre di intervento.
L’esperienza acquisita sarà integrata nei futuri piani di intervento, arricchendo i protocolli esistenti e migliorando ulteriormente la capacità di risposta dell’intero sistema di emergenza.

I responsabili dell’esercitazione hanno espresso grande soddisfazione per l’impegno profuso e l’efficacia complessiva delle operazioni, ribadendo la determinazione nel perseguire un livello di preparazione sempre più elevato in vista degli eventi olimpici del 2026.

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