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Bolzano, caos e Daspo: sette persone denunciate dopo i disordini.

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Vigili del fuoco Trentini: un anno di straordinario impegno

Nel cuore del Trentino, la celebrazione di Santa Barbara ha illuminato la recente attività del Corpo permanente dei Vigili del fuoco, un anno segnato...
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Decreto energetico: svolta autonoma in Trentino-Alto Adige

Il recente decreto legislativo, approvato dal Consiglio dei Ministri, rappresenta un passo significativo nell'evoluzione del quadro normativo che disciplina la gestione dell'energia nella Regione Trentino-Alto Adige, delineando un'armonizzazione tra le competenze provinciali e quelle statali. Questo provvedimento si inserisce...

Bolzano, caos e Daspo: sette persone denunciate dopo i disordini.

Il tessuto sociale di Bolzano è stato teatro di episodi di disordini, innescati durante la partita di Serie B, Palermo-Südtirol, il 14 settembre 1. La risposta delle autorità, guidate dal Questore Giuseppe Ferrari, si è manifestata con l'emissione di...

Stipendi dei consiglieri: l’opposizione sdegna la proposta Kompatscher

La proposta di introdurre un meccanismo di rivalutazione automatica degli stipendi dei consiglieri provinciali, presentata dal Presidente Arno Kompatscher durante la seduta del Consiglio Regionale,...
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Manovra in Trentino: Opposizione all’attacco con 15.000 emendamenti

La discussione della manovra finanziaria 2026-2028 della provincia autonoma di Trento si preannuncia un momento di intensa negoziazione politica, segnato da un...

Alto Adige: 8,76 miliardi per un futuro prospero e inclusivo.

L'orizzonte del futuro altoatesino si proietta attraverso un bilancio provinciale storico, pari a 8,76 miliardi di euro, che rappresenta un investimento strategico per consolidare...

SSN a rischio: privato e spesa diretta erodono l’universalità

L’evoluzione del Sistema Sanitario Nazionale (SSN) negli ultimi anni rivela dinamiche complesse e preoccupanti, che sfidano i principi fondamentali di universalità, equità e accessibilità.

Un’analisi approfondita, come quella recentemente pubblicata da Gimbe, evidenzia una progressiva ridefinizione del ruolo del privato convenzionato e una crescente incidenza della spesa diretta a carico dei cittadini, con implicazioni potenzialmente gravi per la tenuta del welfare.
Bolzano e Trentino, pur rappresentando contesti regionali distinti, offrono un’istantanea significativa di questa tendenza.

In Trentino, la percentuale di spesa pubblica destinata alla sanità privata convenzionata si attesta al 12,8%, un dato che, pur non essendo eccezionale a livello nazionale, segnala una presenza rilevante del privato all’interno del sistema.

Bolzano, con il suo 9,9%, mostra una minore incidenza, ma la tendenza generale è chiara: il peso del privato nel finanziamento e nell’erogazione dei servizi sanitari sta aumentando in diverse aree del Paese.

A livello nazionale, la fotografia del 2024 dipinge un quadro ancora più allarmante.
La spesa sanitaria diretta, ovvero quella sostenuta dai cittadini, si attesta a 41,3 miliardi di euro, corrispondenti al 22,3% della spesa totale.
Questo dato, costantemente superiore alla soglia del 15% raccomandata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), solleva serie interrogativi sulla sostenibilità del modello attuale e sull’effettiva capacità del SSN di garantire un accesso equo alle cure per tutti i cittadini.
La crescita della spesa “out-of-pocket” – da 32,4 miliardi nel 2012 a 41,3 miliardi nel 2024 – non è semplicemente un riflesso di una maggiore consapevolezza dei bisogni sanitari, ma piuttosto un sintomo dell’erosione delle tutele pubbliche.

L’aumento della spesa diretta, unito all’incremento delle rinunce alle prestazioni sanitarie (da 4,1 a 5,8 milioni di persone tra il 2022 e il 2024), suggerisce che un numero crescente di cittadini si trova di fronte a scelte impensabili: rinunciare alle cure necessarie per motivi economici.
L’emergere di un sistema sanitario di fatto “misto” – con quasi un quarto della spesa totale a carico delle famiglie – è avvenuto in maniera silente, senza una chiara pianificazione o una dichiarazione politica esplicita.
Questa deriva, alimentata dalla crescente complessità dell’offerta sanitaria e dalla pressione finanziaria sul SSN, rischia di creare un sistema a due velocità, in cui l’accesso alle cure migliori è determinato dalla capacità economica del cittadino, piuttosto che dal suo bisogno clinico.

È cruciale che questa tendenza sia riconosciuta e affrontata con urgenza.
Non si tratta di demonizzare il ruolo del privato, ma di ridefinire il suo posizionamento all’interno del sistema, garantendo che operi in modo complementare e non sostitutivo rispetto alla sanità pubblica.

Un ripensamento strategico, basato su un rafforzamento delle tutele pubbliche, una maggiore trasparenza nella gestione delle risorse e un controllo più rigoroso dell’attività del privato, è essenziale per preservare l’integrità del Sistema Sanitario Nazionale e garantire che rimanga un diritto fondamentale per tutti i cittadini italiani.

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