L’eccezionale evento meteorologico che ha investito la Valle d’Alta Muta, con particolare intensità nel territorio comunale di San Martino in Passiria, ha provocato una concatenazione di danni infrastrutturali e conseguenze per la popolazione.
La forza delle acque, alimentata da piogge torrenziali, ha innescato una serie di frane e smottamenti che hanno profondamente segnato il paesaggio e compromesso la sicurezza delle comunità locali.
Sotto la direzione del Sindaco Dominik Alber, è stata immediatamente attivata l’unità di crisi comunale per valutare l’entità del disastro e coordinare le operazioni di soccorso.
Le ripercussioni più significative, al di là della chiusura imposta sulla Strada Statale 44, hanno colpito direttamente attività produttive strategiche per l’economia locale.
La segheria Marth, fulcro dell’industria del legname, ha subito danni ingenti a causa del dilavamento e dell’accumulo di detriti.
Analogamente, il magazzino dell’impresa Burggräfler Bau, cruciale per la costruzione e la manutenzione delle infrastrutture, e il vivaio SmartFlor, importante per la produzione di piante ornamentali e forestali, si sono trovati sommersi da fango e acqua, compromettendo le scorte e le attrezzature.
La vulnerabilità del territorio è stata ulteriormente accentuata dalla compromissione di importanti vie di comunicazione.
Numerosi sentieri escursionistici, tra cui l’Alta Via Meranese, un itinerario di fama internazionale, e i sentieri che conducono al Matatz e all’Alpe Ulfas, sono stati temporaneamente interdetti al pubblico.
Il Sindaco ha lanciato un appello urgente alla popolazione, sollecitando il rispetto dei divieti e sottolineando i rischi ancora incombenti derivanti dalla potenziale instabilità del suolo, con la concreta possibilità di ulteriori smottamenti, ponti precari e strade erose.
La frazione di Neuhaus, abitata da circa 300 persone, è stata particolarmente colpita, con l’interruzione delle forniture di elettricità e acqua potabile.
Inizialmente, per precauzione, tre edifici sono stati evacuati durante la notte, ma la popolazione è potuta far rientro nelle proprie abitazioni nelle prime ore del mattino.
Le operazioni di soccorso, iniziate alle 20:28 del 23 luglio, hanno visto il coinvolgimento massiccio di Vigili del Fuoco, volontari e numerosi enti di supporto.
Oltre alla squadra locale di San Martino in Passiria, hanno partecipato i Vigili del Fuoco di Rifiano, Saltusio e San Leonardo, coordinati dal Vicepresidente dell’Unione Distrettuale dei Copri Vigili del Fuoco Volontari di Merano, Erwin Kuppelwieser.
A supporto sono intervenute anche la Croce Bianca per l’assistenza sanitaria, i Carabinieri per la sicurezza pubblica, il Servizio Strade per la ripristino delle infrastrutture, la Polizia Locale per il mantenimento dell’ordine, il Servizio Forestale per la valutazione dei danni agli alberi e alla vegetazione, il Soccorso Alpino per le operazioni in alta quota e l’Ufficio Provinciale per la Protezione Civile, che ha fornito supporto logistico e risorse aggiuntive.
La complessità dell’evento e l’estensione dei danni richiedono un impegno costante e coordinato per garantire la sicurezza dei cittadini e il graduale ritorno alla normalità.