Nell’ambito delle celebrazioni per il trentesimo anniversario de I Suoni delle Dolomiti, un’esperienza unica si dispiegherà il 6 giugno, con un’anteprima che segna l’inizio del percorso verso l’attesissima edizione 2025. Alle ore 12.00, in un palcoscenico di straordinaria bellezza – la conca del Rifugio Fuciade, incastonata nel cuore della Val di Fassa, sotto l’imponente abbraccio del Gruppo Monzoni-Costabella, delle Pale di San Martino e del Col Margherita – si svolgerà “Il Suono delle Dolomiti, la prima musica”, un progetto che fonde parola e musica in un dialogo suggestivo.L’evento segna l’apertura ufficiale del festival, che si protrarrà dal 27 agosto al 4 ottobre, offrendo un ricco calendario di concerti ed eventi immersivi, concepiti per esaltare la maestosità del paesaggio dolomitico. La direzione artistica, affidata al celebre violoncellista Mario Brunello, promette un percorso musicale inedito e coinvolgente.L’essenza del progetto “Il Suono delle Dolomiti, la prima musica” risiede in una profonda riflessione sull’origine del suono e sul primordiale rapporto tra l’uomo e la natura. Alessandro Baricco, scrittore di fama internazionale e attento osservatore dei mutamenti sociali, si interroga: quali echi risuonavano nelle orecchie dei primi uomini, cacciatori-raccoglitori? Erano i sussurri del vento tra gli alberi, il canto degli uccelli, il respiro della terra stessa la loro musica?Baricco, con la sensibilità che contraddistingue la sua opera letteraria, ci invita a immaginare il percorso straordinario compiuto dall’umanità, da una dimensione sonora primordiale a un linguaggio musicale complesso e raffinato. Un progresso che, in soli cinquecento anni, ha generato conquiste tecniche e linguistiche paragonabili alla parabola artistica di Beethoven, che in ventiquattro anni elevò la sinfonia da forme embrionali a capolavori immortali. Un’evoluzione possibile perché l’uomo, in quell’epoca, non cercava di possedere la natura, ma di accoglierne i doni.A questo viaggio sonoro, si affianca l’ensemble Diabolus in Musica, un gruppo di musicisti esperti nell’esecuzione di repertori medievali, dal canto gregoriano alla polifonia del XV secolo. Il nome, evocativo di un intervallo musicale antico – il tritono – noto per le sue sonorità inquietanti, suggerisce la profondità e la potenza del viaggio proposto. L’ensemble, con la sua pluridecennale esperienza, darà voce a questa visione intensa e suggestiva, trasformando le parole di Baricco in un concerto indimenticabile, in un luogo che amplifica la sua magia. L’evento, pensato per essere accessibile a tutti, garantisce l’inclusione anche per persone con disabilità motoria e uditiva, offrendo un’esperienza immersiva e coinvolgente per ogni spettatore.
Il Suono delle Dolomiti: Musica, Parole e Natura tra le Pale
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