Il Sindacato dei Giornalisti del Trentino-Alto Adige lancia un appello a tutte le realtà editoriali regionali, invitandole a partecipare attivamente allo sciopero nazionale del settore informativo, fissato per venerdì 28 novembre.
Un’astensione che rappresenta un evento di rilevanza storica, poiché è trascorso un quindicennio dall’ultima mobilitazione unitaria che ha visto coinvolte agenzie di stampa, quotidiani, emittenti radio-televisive e piattaforme digitali, tutte regolate dal contratto collettivo Fieg-Fnsi.
La decisione della Fnsi di proclamare lo sciopero non è frutto di una scelta indolore, bensì la conseguenza di un blocco contrattuale protratto per un decennio.
Questo stallo ha comportato una erosione significativa del potere d’acquisto dei giornalisti, con un ritardo inflattivo certificato dall’Istat che raggiunge il 19,3%.
Si tratta di una perdita tangibile che mina la sostenibilità economica delle carriere professionali nel settore dell’informazione.
Il 28 novembre non è un evento isolato, ma il primo atto di una serie di azioni di protesta, articolate in un pacchetto di cinque giorni di sciopero.
Questo piano, delegato all’attenzione della Fnsi dall’assemblea nazionale dei coordinatori di redazione e dei fiduciari, riflette una crescente preoccupazione per la salvaguardia della qualità del servizio informativo.
Lo sciopero non mira solo al recupero economico, ma anche alla difesa della dignità del lavoro giornalistico, della sua autonomia e del suo valore sociale.
Si tratta di rivendicare il diritto a un’informazione accurata, approfondita e indipendente, pilastro fondamentale di una democrazia sana e consapevole.
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Il loro impegno è loro che garantisce, attraverso la loro dedizione e il loro talento, che l’informazione che raggiunge il pubblico sia di qualità, veritiera e imparziale.







