Trento e Bolzano consolidano il loro primato nella qualità della vita, segnando una progressione significativa rispetto all’anno precedente e ottenendo rispettivamente il primo e il secondo posto nella classifica annuale de “Il Sole 24 Ore”.
Udine, altra eccellenza del Nordest, completa il podio.
Questo risultato non è casuale, ma il culmine di un percorso pluridecennale: Trento vanta una storia di successi che include tre primati assoluti, tre secondi posti e nove terzi posti a partire dal 1990, mentre Bolzano si fregia di cinque prime posizioni, dieci secondi posti e quattro terzi.
In coda alla classifica, Crotone, Siracusa e Reggio Calabria, evidenziando un divario territoriale complesso e articolato.
L’analisi de “Il Sole 24 Ore”, basata su un meticoloso esame di 90 indicatori statistici provenienti da fonti certificate, conferma una convergenza tra la percezione popolare e i dati oggettivi, spesso in disaccordo in passato.
Questi indicatori, ampi e diversificati, abbracciano ambiti cruciali per il benessere collettivo, dalla sanità all’istruzione, dall’ambiente all’economia, offrendo un quadro dettagliato delle condizioni di vita nelle province italiane.
L’ascesa del Trentino, in particolare, non è una novità assoluta, ma una conferma di una traiettoria positiva già tracciata da successi parziali, come i riconoscimenti ottenuti negli indici tematici di “sportività” ed “ecosistema urbano” nel corso dell’anno.
Il primato di Trento e Bolzano si distingue per una notevole performance nell’ambito degli “affari e lavoro”, testimoniando un tessuto economico dinamico e resiliente.
L’eccellenza in questo settore si contrappone, tuttavia, a una performance meno brillante nel delicato capitolo della “giustizia e sicurezza”, dove Trento si posiziona al 19° posto e Bolzano al 32°, suggerendo aree di miglioramento cruciali per garantire un senso di sicurezza e legalità percepito dalla popolazione.
Questo dato, apparentemente incongruente, sottolinea la complessità dell’analisi e la necessità di considerare le diverse dimensioni del benessere, spesso interconnesse e in equilibrio precario.
La classifica de “Il Sole 24 Ore” non è semplicemente una graduatoria, ma uno strumento di diagnosi e orientamento politico ed economico.
Evidenzia le best practices da replicare e le criticità da affrontare, contribuendo a un dibattito costruttivo sul futuro del Paese.
La leadership del Nordest, con Trento e Bolzano in prima linea, rappresenta un modello di sviluppo sostenibile e inclusivo, ma la distanza che intercorre con le province in coda alla classifica mette in luce la necessità di politiche mirate a ridurre le disuguaglianze territoriali e a promuovere un benessere diffuso, che non si limiti a concentrarsi sulle aree più performanti.
L’analisi approfondita dei 90 indicatori offre la base per definire strategie concrete e misurabili, orientate a migliorare la qualità della vita di tutti i cittadini italiani.







