La Val Gardena ha regalato un’ennesima giornata di emozioni nel circuito di Coppa del Mondo di sci alpino, consacrando la forza inarrestabile degli atleti svizzeri e segnando una performance solida, seppur non trionfante, per la squadra italiana.
Florian Schieder, veterano di trent’anni e portatore di un palmarès già costellato da due secondi posti memorabili sulla Streif di Kitzbühel, si è aggiudicato un terzo posto convincente in 1.59.65 nella discesa sulla Saslong, consolidando un trend positivo per l’Italia.
La vittoria, inequivocabilmente, è andata alla Svizzera.
Franjo von Allmen, giovane ventiquattroenne e campione del mondo in carica, ha dominato la competizione con un tempo di 1.58.67, aggiungendo un altro sigillo alla sua carriera, ora arricchita da quattro successi.
La sua prestazione sottolinea la profonda tradizione svizzera nelle discipline veloci e la sua capacità di gestire la pressione in momenti cruciali.
La presenza del connazionale Marco Odermatt sul secondo gradino del podio, a coronazione di una settimana di gare che lo hanno visto trionfare nella sprint e contendersi il superG, evidenzia la competitività eccezionale del team elvetico, capace di generare risultati a più livelli.
La dinamica tra i due atleti, segnata da una competizione interna che spinge entrambi al massimo, rappresenta un fattore chiave del successo svizzero.
La squadra italiana, pur mancando il gradino più alto del podio, ha dimostrato una notevole coesione e determinazione.
Dominik Paris, con il suo sesto posto in 1.59.78, ha confermato il suo ruolo di pilastro della squadra, mentre Mattia Casse (ottavo in 1.59.87) e Giovanni Franzoni (dodicesimo in 2.00.39) hanno contribuito a posizionare ben quattro azzurri tra i primi dodici, un risultato che testimonia la solidità del gruppo.
Questa performance, pur non esaltante come i risultati del passato, denota una ritrovata stabilità e una maggiore capacità di gestione delle prove, elementi fondamentali per affrontare un calendario di gare sempre più impegnativo.
Il circuito di Coppa del Mondo ora si sposta nelle Dolomiti per la tappa italiana dell’Alta Badia, un evento che promette nuove sfide e opportunità.
Domani è in programma un classico gigante sulla Gran Risa, seguito da uno slalom speciale lunedì.
L’attenzione si concentra ora su Alex Vinatzer, il gardenese, per il quale si spera in una performance di rilievo, capace di sbloccare il suo potenziale e di contribuire a un risultato significativo per la squadra italiana.
La pressione è alta, ma le possibilità di riscatto e di crescita sono concrete.
L’Alta Badia si appresta a essere un crocevia cruciale per il futuro dell’Italia nel mondo dello sci alpino.








