La crescita esponenziale della delinquenza minorile ha assunto toni allarmanti in molte regioni italiane, con una particolare attenzione verso le città considerate tranquille. Treviso rappresenta un interessante caso di studio, dove il numero di reati relativi al bullismo, vandalismo e la diffusione della cultura delle “baby gang” hanno subito un incremento impressionante del 400%. Tuttavia, il fenomeno non si limita solo alla quantità degli incidenti, ma risulta anche aggravato da un aumento qualitativo. Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, durante l’audizione presso la commissione Segre incaricata di condurre una indagine conoscitiva sui fenomeni di intolleranza e istigazione all’odio e alla violenza, ha messo in evidenza l’esigenza di una più approfondita analisi dei motivi sottostanti a questa tendenza. La trascuratezza delle politiche di prevenzione e la mancanza di strutture idonee per i minori in difficoltà potrebbero essere considerati fattori rilevanti nel contribuire alla crescita della delinquenza minorile.
Treviso, il caso che fa paura: +400% di bullismo e vandalismo
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