domenica 3 Agosto 2025
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Confindustria Fvg e PD: dialogo per il futuro imprenditoriale friulano

Rafforzare il tessuto imprenditoriale friulano: un confronto strategico tra Confindustria Fvg e il Partito DemocraticoUn tavolo di confronto costruttivo ha riunito i vertici di Confindustria Fvg e una delegazione del Partito Democratico Friuli Venezia Giulia, segnando un’occasione di dialogo strategico all’indomani dell’accordo commerciale tra Stati Uniti ed Unione Europea.
L’incontro, tenutosi a Palazzo Keflisch, ha rappresentato un momento cruciale per analizzare le sfide economiche e geopolitiche che gravano sul tessuto imprenditoriale regionale e nazionale, delineando possibili strategie di risposta e di resilienza.
Il dialogo ha affrontato la necessità urgente di misure di sostegno mirate per le imprese friulane, particolarmente esposte alle turbolenze commerciali globali.
Al centro della discussione è emersa la richiesta di una revisione flessibile del quadro normativo degli aiuti di Stato, con la sospensione temporanea del patto di stabilità, al fine di consentire interventi tempestivi e calibrati a favore delle realtà aziendali in difficoltà.

Si è sottolineata l’importanza di un approccio proattivo per contrastare gli effetti dei dazi e incentivare la diversificazione dei mercati di esportazione, con particolare attenzione a regioni emergenti come l’India, i paesi asiatici, e le Americhe, sia del Nord che del Sud.
Un tema centrale è stato l’analisi delle dinamiche geopolitiche globali, caratterizzate da una crescente frammentazione e dall’emergere di nuovi equilibri di potere.

La percezione di un’Italia marginalizzata da un asse anglo-franco-tedesco ha alimentato la necessità di rafforzare l’autonomia strategica europea, promuovendo una maggiore coesione interna e una voce più incisiva a livello internazionale.
Le difficoltà generate dalle incertezze geopolitiche, aggravate dai dazi imposti, sono state identificate come elementi di profonda destabilizzazione per le imprese.

La deputata Debora Serracchiani ha espresso riserve sull’accordo Trump-Von der Leyen, sottolineando l’importanza di una politica energetica europea indipendente e di investimenti in difesa europea, piuttosto che una dipendenza dagli Stati Uniti.
La discussione si è estesa alla questione dei processi autorizzativi farraginosi che ostacolano gli investimenti di grandi multinazionali, evidenziando la necessità di semplificazioni procedurali, pur garantendo una rigorosa vigilanza per prevenire pratiche industriali scorrette e proteggere l’interesse pubblico.

Oltre alle questioni commerciali e geopolitiche, l’incontro ha toccato temi cruciali per lo sviluppo territoriale e la competitività del Friuli Venezia Giulia.

Sono stati discussi i bisogni abitativi emergenti, l’attrattività del territorio, la carenza di forza lavoro, l’importanza della formazione professionale e la necessità di un piano decennale per il rilancio del settore manifatturiero, promuovendo l’innovazione tecnologica e la sostenibilità ambientale.
Il confronto si è concluso con la volontà di procedere con incontri periodici per monitorare l’evoluzione del contesto economico e geopolitico e per individuare soluzioni concrete per sostenere le imprese, rafforzare il ‘sistema Europa’ e promuovere lo sviluppo sostenibile del Friuli Venezia Giulia.
L’auspicio è che questo dialogo proattivo possa contribuire a costruire un futuro più prospero e resiliente per la regione.

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