Europa al bivio: Folgiero lancia l’allarme, serve leadership forte.

L’Europa si trova a un bivio strategico, dove la mera gestione delle emergenze non è più sufficiente per garantire la sua sicurezza e prosperità.

È necessaria una leadership europea proattiva, capace di definire una visione condivisa e ambiziosa per la difesa e, crucialmente, per lo sviluppo industriale del continente.

Questa necessità è stata espressa con chiarezza da Pierroberto Folgiero, amministratore delegato e direttore generale di Fincantieri, in un’intervista al Financial Times, evidenziando un punto di svolta imprescindibile per il futuro dell’Unione.
La sfida cruciale, come sottolineato da Folgiero, risiede nel colmare il divario tecnologico che separa l’Europa rispetto ad altre potenze globali.

Questo non si limita a una questione di competitività economica, ma incide direttamente sulla capacità di risposta alle minacce crescenti e sempre più sofisticate.

L’Europa, per mantenere il suo ruolo nel panorama internazionale, deve investire massicciamente in ricerca e sviluppo, promuovere la collaborazione tra imprese, istituzioni accademiche e governi, e incentivare l’innovazione in settori strategici come l’intelligenza artificiale, la cibernetica, i sistemi d’arma avanzati e le tecnologie spaziali.
Iniziative come il piano SAFE (Strategic Autonomous Funding for Europe) e il programma EDIP (European Defence Industrial Programme) rappresentano passi incoraggianti in questa direzione, ma si tratta di un inizio.

È fondamentale accelerare la loro implementazione, ampliandone la portata e il finanziamento, e soprattutto, garantendo una maggiore flessibilità e reattività di fronte alle rapide evoluzioni tecnologiche e geopolitiche.

La visione di un’Europa forte e indipendente non è un mero esercizio di politica industriale, ma una condizione imprescindibile per la sua stessa sopravvivenza.
La leadership europea deve assumersi la responsabilità di guidare questo processo, promuovendo una cultura della cooperazione e della condivisione delle risorse, e superando le divisioni nazionali che spesso hanno frenato l’azione comune.
L’affermazione di Folgiero, “Stiamo parlando di plasmare la storia”, riflette la gravità del momento e l’urgenza di agire.
Non esistono alternative alla creazione di un’industria della difesa europea resiliente, competitiva e capace di rispondere alle sfide del futuro.
Questo richiede un cambio di mentalità, un investimento costante e una volontà politica ferma, perché il futuro dell’Europa è in gioco.

La capacità di definire e perseguire una strategia di difesa europea integrata non è solo un imperativo economico, ma un atto di responsabilità verso le generazioni future.

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