Nel pomeriggio odierno, un tragico evento ha scosso le acque al largo di Lignano Sabbiadoro.
Un diportista di 47 anni, originario dell’Austria, è stato recuperato in condizioni critiche dal personale dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Grado, in un’operazione complessa coordinata dalla sala operativa del 10° Centro Secondario di Soccorso Marittimo di Trieste.
La richiesta di soccorso si è concretizzata a seguito di una segnalazione urgente, che ha immediatamente attivato un articolato dispositivo di intervento.
La gravità della situazione, con l’uomo rinvenuto privo di sensi in mare aperto, ha richiesto la mobilitazione rapida dei battelli costieri della Guardia Costiera, elementi fondamentali per la sua estrazione dalle acque.
Contemporaneamente, è stata allertata e coordinata dalla Sores Fvg, l’emergenza sanitaria regionale, che ha inviato sul posto squadre di soccorso del 118, formate per affrontare scenari di emergenza in ambiente marino.
Le operazioni di rianimazione cardiopolmonare, iniziate immediatamente a bordo dei mezzi di soccorso e proseguite a terra, si sono rivelate, purtroppo, inefficaci.
Nonostante gli sforzi profusi dal personale medico e paramedico, l’uomo è deceduto poco dopo il suo recupero.
Questo incidente solleva interrogativi importanti sulla sicurezza in mare, sulla preparazione fisica e sull’equipaggiamento dei diportisti, e sulla necessità di protocolli di soccorso sempre più rapidi ed efficienti.
L’evento sottolinea, inoltre, la vulnerabilità dell’uomo di fronte alla forza e all’imprevedibilità dell’ambiente marino, anche per chi, come la vittima, era presumibilmente esperto.
La dinamica precisa dell’accaduto, che ha portato alla caduta in mare, è ora oggetto di indagine da parte delle autorità competenti, al fine di chiarire le circostanze e, se possibile, prevenire simili tragedie in futuro.
La comunità nautica locale è sotto shock e si stringe alla famiglia del defunto.