Un’avanguardia nella lotta alla sepsi: l’Università di Udine e LionDx sviluppano un test diagnostico rivoluzionario basato sul sequenziamento genetico di nuova generazione (NGS).
 Questa innovazione, finanziata con 141.000 euro dalla Regione Friuli Venezia Giulia, promette di ridurre drasticamente i tempi di diagnosi precoce, portandoli a un intervallo di 24-48 ore, un fattore critico nella gestione di questa condizione potenzialmente fatale.
La sepsi rappresenta una sfida significativa nella medicina moderna.
 Si tratta di una risposta infiammatoria sistemica, spesso innescata da un’infezione, che può rapidamente degenerare in shock settico e insufficienza multiorgano, con tassi di mortalità elevati.
 La tempestività dell’intervento terapeutico è quindi determinante: una diagnosi e un trattamento rapidi possono significativamente migliorare le probabilità di sopravvivenza del paziente.
Il progetto di ricerca, denominato “Sviluppo di un test basato su Next-Generation Sequencing (NGS) per la rilevazione della sepsi nel sangue e nel plasma”, si propone di superare le limitazioni dei metodi diagnostici tradizionali, spesso lenti e non sempre in grado di identificare l’agente patogeno responsabile dell’infezione.
 La tecnologia NGS permette l’analisi simultanea di un vasto numero di sequenze genetiche, offrendo una visione completa del panorama microbico presente nel campione biologico.
Il sistema in fase di sviluppo è progettato per rilevare direttamente il DNA di funghi e batteri presenti nel sangue intero e nel plasma, senza la necessità di procedure di estrazione e purificazione delle cellule vive.
Questo approccio semplificato riduce ulteriormente i tempi di analisi e aumenta l’efficienza del processo diagnostico.
  Un aspetto cruciale è la capacità di identificare non solo la presenza di microrganismi, ma anche i geni che codificano per la resistenza agli antibiotici, consentendo ai clinici di scegliere la terapia più appropriata fin dalle prime fasi del trattamento.
Il team di ricerca, coordinato dal Professor Silvio Brusaferro e affiancato dai Professori Corrado Pipan e Carlo Tascini, si avvale della competenza di LionDx, azienda specializzata nella microbiologia clinica e leader nella diagnostica dei miceti, per lo sviluppo e la validazione del nuovo test.
  LionDx contribuisce con la sua expertise nella progettazione di kit diagnostici e nell’integrazione della tecnologia NGS con piattaforme automatizzate.
L’innovazione non si limita alla velocità diagnostica, ma apre anche la strada a una medicina più personalizzata.
 Identificare rapidamente la specifica specie microbica e il suo profilo di resistenza permette di evitare terapie empiriche potenzialmente inefficaci e di indirizzare il paziente verso un trattamento mirato, massimizzando le possibilità di successo e riducendo il rischio di complicanze.
Il test NGS rappresenta quindi un passo avanti significativo nella lotta contro la sepsi, con il potenziale di trasformare la pratica clinica e migliorare gli esiti per i pazienti affetti da questa condizione grave e complessa.



 
                                    


