Il 13 giugno sera, una vicenda di ossessiva violenza ha sconvolto la quiete di Udine, culminando in un inseguimento drammatico e nell’arresto di un uomo di 38 anni, cittadino italiano, per reati di atti persecutori e, con ogni probabilità, lesioni personali aggravate. L’evento, che ha visto la vittima richiedere aiuto a due pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine di Padova, ha rivelato un quadro inquietante di escalation di comportamenti persecutori che si protraevano da tempo.La donna, profondamente turbata e con l’autovettura gravemente danneggiata lungo la fiancata sinistra, è stata oggetto di un deliberato atto di aggressione veicolare. L’aggressore, dopo averla seguita dalla sua sede lavorativa, l’ha deliberatamente speronata ripetutamente, trasformando la strada in un percorso di terrore fino a Viale Palmanova, dove l’intervento delle forze dell’ordine ha interrotto l’azione.Le indagini, condotte con sollecitudine, hanno dipinto un quadro molto più complesso e allarmante, svelando un preesistente schema di comportamenti vessatori e intimidatori. Non si è trattato, infatti, di un episodio isolato, ma di un crescendo di violenza psicologica e materiale che affondava le radici in una relazione interrotta.Secondo gli accertamenti, durante il periodo di convivenza, ormai concluso, l’uomo avrebbe danneggiato il veicolo della donna con sostanze corrosive, attuando un gesto di deliberata distruttività e intimidazione. A ciò si sarebbero aggiunte minacce e molestie reiterate, dimostrando una volontà predeterminata a opprimere e controllare la vittima.La gravità delle azioni poste in essere aveva precedentemente indotto la Divisione Anticrimine a emettere un provvedimento di ammonimento ai sensi del cosiddetto “codice rosso”, una misura volta a dissuadere comportamenti potenzialmente pericolosi. Nonostante questo tentativo di prevenzione, l’escalation di violenza ha continuato, portando la Procura della Repubblica a richiedere e ottenere la più stringente misura cautelare: la custodia in carcere, segnando un punto di svolta nella gestione di un caso che evidenzia la necessità di una profonda riflessione sulla prevenzione della violenza di genere e sulla protezione delle vittime di stalking e comportamenti persecutori. L’evento solleva interrogativi cruciali sull’efficacia delle misure preventive e sulla necessità di interventi tempestivi per interrompere la spirale di violenza e garantire la sicurezza delle persone.
Udine, inseguimento e aggressione: arrestato stalker
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