sabato 18 Ottobre 2025
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Udine, protesta contro Italia-Israele: 5000 in piazza

La protesta ha preso vita a Udine, in piazza della Repubblica, con un corteo vibrante e determinato, promosso dal Comitato per la Palestina locale, in segno di dissenso verso la partita Italia-Israele.

Un’azione che va ben oltre il semplice dissenso sportivo, configurandosi come una ferma presa di posizione politica e morale.
Ad aprire il corteo, voci autorevoli della comunità palestinese hanno sollevato con veemenza la questione del genocidio che affligge il loro popolo, richiedendo con urgenza il riconoscimento di uno Stato palestinese indipendente, visto come l’unica via percorribile per una risoluzione equa e duratura del conflitto nel Medio Oriente.

Le stime della Questura parlano di oltre cinquemila partecipanti, un numero significativo che testimonia la crescente sensibilità e mobilitazione attorno a questa causa.
Il grido costante che si leva tra la folla è chiaro e inequivocabile: “Non si doveva giocare”.

Un rifiuto categorico di normalizzare un’entità statale accusata di violazioni dei diritti umani e di pratiche discriminatorie.
La presenza di fumogeni, che illuminano il corteo con colori simbolici, e l’imponente bandiera palestinese sventolante, rappresentano un potente atto di sfida e di speranza.

I manifestanti non esitano a denunciare l’ipocrisia delle politiche occidentali, che sostengono Israele pur professando ideali di diritti umani e di giustizia.

L’accusa è rivolta all’Italia, ritenuta in contraddizione con i principi fondamentali della propria Costituzione, che dovrebbe proteggere e promuovere i diritti di ogni individuo, indipendentemente dalla sua nazionalità o religione.
Ospitare un evento sportivo che, a loro avviso, legittima le azioni di uno Stato accusato di genocidio, è percepito come un affronto ai valori democratici.
Il corteo non si limita a esprimere il disagio, ma propone un messaggio di solidarietà e di speranza per il popolo palestinese, scandito dai cori appassionati come “Palestina libera” e “Gaza libera”.

Lo striscione del Comitato per la Palestina di Udine, che recita “Nessuna legittimazione all’occupazione israeliana”, funge da manifesto programmatico, sottolineando la volontà di non accettare e di denunciare qualsiasi forma di oppressione e di violazione dei diritti fondamentali.

La protesta si configura dunque come un atto di resistenza pacifica, volto a sensibilizzare l’opinione pubblica e a sollecitare un cambiamento radicale delle politiche internazionali nei confronti del conflitto israelo-palestinese.

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