Ferzan Özpetek, figura chiave nel panorama cinematografico contemporaneo, ha ricevuto a Gorizia il prestigioso Premio Sergio Amidei, riconoscimento che celebra l’opera d’autore e la maestria sceneggiatoria.
Il premio, nella sua 44ª edizione, non è solo un plauso, ma una consacrazione di un percorso artistico che ha saputo intagliare un proprio spazio, riconoscibile e profondamente sentito dal pubblico.
La poetica di Özpetek si configura come un rifugio, una “casa” cinematografica per lo spettatore.
Questa sensazione di sicurezza deriva dalla sua capacità unica di condensare in immagini e parole l’essenza dell’esperienza umana.
La sua scrittura, lontana da schemi predefiniti, si avvale di un corollario di elementi: racconti di vita ordinaria elevati a simboli universali, sguardi che ne rivelano la fragilità e la forza, percorsi geografici che si rivelano metafore di viaggi esistenziali.
Le sue opere, spesso strutturate come affreschi corali, irradiano una vitalità contagiosa, una passione ardente che, paradossalmente, convive con una leggerezza disarmante, persino quando affrontano tematiche complesse e dolorose.
“Diamanti”, il suo ultimo film, testimonia l’eco internazionale della sua visione: venduto in ben 63 paesi, lo attende un impegnativo tour di presentazione mondiale.
Il regista, peraltro, non si ferma: è già immerso nella genesi di un nuovo progetto cinematografico, destinato a raggiungere le sale a gennaio del 2027, preludio a una nuova stagione creativa.
L’assegnazione del premio a Özpetek trascende il mero riconoscimento di un talento individuale; rappresenta un tributo alla capacità di un cinema che abbatte barriere, che supera i confini geografici e interiori.
Le sue storie, intrecci di amore, identità, memoria e coraggio, sono raccontate con una sensibilità rara, capace di toccare le corde più profonde dell’animo umano, generando un’empatia che unisce pubblico italiano e internazionale.
Come sottolineato dal Vicegovernatore e Assessore alla Cultura del Friuli Venezia Giulia, Mario Anzil, durante la cerimonia di premiazione, il cinema di Özpetek è un dono prezioso, un invito a esplorare la ricchezza e la complessità dell’esperienza umana, con occhi spalancati e un cuore aperto.
Egli ha creato un universo narrativo dove il quotidiano si eleva a straordinario, dove le debolezze si trasformano in punti di forza, e dove la bellezza risiede proprio nella capacità di accettare e comprendere le diversità.