Un numero crescente di Comuni, ben 3.300, si trovano privi di sportelli bancari, rendendo sempre più difficile l’accesso ai servizi finanziari locali.

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13 febbraio 2024 – 15:12

La desertificazione bancaria sta raggiungendo livelli preoccupanti, accelerando in modo significativo. Secondo l’analisi della Fondazione Fiba di First Cisl, ben 3.300 comuni italiani sono rimasti senza filiali bancarie. Nel corso del 2023, sono state chiuse 826 sportelli, mentre alla fine del 2022 erano stati chiusi 677. Questo significa che un quarto del territorio nazionale, con una superficie maggiore rispetto alle regioni Lombardia, Veneto e Piemonte messe insieme, è stato praticamente abbandonato dalle banche.Il numero di persone che non possono accedere ai servizi bancari nel proprio comune di residenza è salito a 4 milioni e 373mila, con un aumento di ben 362mila rispetto all’anno precedente. Inoltre, oltre 6 milioni di italiani vivono in comuni in cui è rimasto soltanto uno sportello bancario e rischiano di essere presto tagliati fuori dai servizi finanziari. Le regioni più colpite da questa tendenza sono Marche, Abruzzo e Lombardia.”La corsa alla chiusura degli sportelli non si è fermata nemmeno nel 2023 e sembra destinata ad accelerare ulteriormente nel 2024 a causa dei piani d’impresa delle banche”, ha sottolineato il segretario generale di First Cisl, Riccardo Colombani. L’aumento del numero di comuni desertificati dal punto di vista bancario rappresenta ormai una vera emergenza sociale che richiede immediate soluzioni.

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