“Vandalismo a Milano: attacco alla memoria dell’Olocausto e ai valori democratici”

Le opere d’arte sono espressioni profonde di memoria e testimonianza, veicoli di narrazioni che raccontano storie di sofferenza, resilienza e speranza. Nell’atto vandalico contro i murales dedicati a Edith Bruck, Liliana Segre e Sami Modiano a Milano, si cela un attacco non solo alla loro memoria individuale, ma anche a quella collettiva legata all’Olocausto.L’artista aleXsandro Palombo ha creato queste opere per commemorare l’ottantesimo anniversario della liberazione di Auschwitz, un gesto carico di significato e di impegno morale. Tuttavia, la violenza subita dai murales rappresenta una minaccia non solo al patrimonio artistico e culturale della città, ma anche ai valori fondamentali su cui si fonda la democrazia.La reiterata profanazione delle opere dedicate alla Memoria mette in luce la fragilità delle nostre libertà e il rischio di deriva antisemita che ancora persiste nella società contemporanea. La complicità di chi resta indifferente davanti a tali atti ignobili è un segno tangibile della perdita di sensibilità e consapevolezza nei confronti delle tragedie del passato.Palombo denuncia con forza questo vile gesto vandalico come un attacco non solo alle singole figure ritratte nei murales, ma anche alla dignità umana e alla civiltà stessa. L’arte deve essere preservata come strumento di conoscenza e riflessione, come ponte tra le generazioni e come testimone delle atrocità del passato affinché non vengano mai dimenticate né ripetute.