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venerdì 14 Novembre 2025

Adolescenti a rischio: il Veneto tra opportunità e sfide.

L’indagine “Senza filtri”, sedicesima edizione dell’Atlante dell’Infanzia a Rischio in Italia, dipinge un quadro complesso e sfaccettato della condizione adolescenziale nel nostro Paese, con il Veneto che emerge come regione con peculiarità significative.
L’Atlante, pubblicato in concomitanza con la Giornata Mondiale dell’Infanzia e dell’Adolescenza, mira a illuminare le sfide e le opportunità che definiscono questa fase cruciale della vita.
Il Veneto si distingue per una vibrante apertura culturale: il 63,4% degli adolescenti veneti legge libri al di fuori del contesto scolastico, un dato che supera di quasi il 10% la media nazionale.
Analogamente, la propensione alla scoperta e all’apprendimento attivo si manifesta nell’alto tasso di visite a musei (58,8%) e siti archeologici (41,8%), confermando un legame profondo con il patrimonio storico-artistico regionale.
Sebbene la partecipazione a eventi dal vivo come teatro e concerti risulti leggermente inferiore alla media nazionale, questi numeri complessivi delineano un quadro di giovani attivi e culturalmente stimolati.
L’adolescenza, rappresentando il 6,8% della popolazione veneta, è analizzata nel contesto di una realtà familiare caratterizzata da una crescente prevalenza di nuclei familiari monoparentali o con un solo figlio (circa il 25%).
Questa tendenza, riscontrabile anche a livello nazionale, solleva interrogativi sulla disponibilità di risorse e di supporto sociale per i giovani, che si trovano spesso a navigare tra le sfide della crescita con un minor numero di figure di riferimento.

A livello nazionale, il 26,1% degli adolescenti tra gli 11 e i 15 anni versa in condizioni di rischio di povertà o esclusione sociale, una percentuale che evidenzia le profonde disuguaglianze territoriali: il divario tra Nord, Centro e Mezzogiorno è drammatico.
Questo dato si traduce in una disparità significativa tra i giovani italiani nati in Italia e quelli con cittadinanza straniera, sottolineando l’importanza di politiche inclusive e di interventi mirati a contrastare la marginalizzazione.
La salute mentale rappresenta un’area di particolare attenzione.

Meno della metà degli adolescenti italiani (49,6%) dichiara di avere un buon livello di benessere psicologico, una situazione che riflette le pressioni sociali, le incertezze economiche e le difficoltà di adattamento a un mondo in rapida evoluzione.

Nel Veneto, la disponibilità di servizi di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza (NPIA) appare limitata, evidenziando una potenziale carenza di risorse dedicate alla salute mentale dei giovani.

L’efficacia dei servizi di supporto post-ricovero, cruciali per il percorso di recupero e reinserimento sociale degli adolescenti, necessita di un potenziamento.

La limitata offerta di strutture residenziali in Veneto (4 strutture per 45 posti) suggerisce un’inadeguatezza del sistema di assistenza.

Fortunatamente, il Veneto si distingue per un basso tasso di dispersione scolastica (2,8%), un segnale positivo che indica un impegno efficace nel mantenere i giovani all’interno del sistema educativo.

Tuttavia, la crescente presenza di studenti stranieri nelle scuole secondarie di secondo grado (10,7%) introduce nuove dinamiche e sfide, che richiedono un’attenzione particolare all’integrazione e all’inclusione.
L’analisi delle dinamiche scolastiche rivela una progressiva integrazione, più marcata negli indirizzi liceali, dove la percentuale di studenti con cittadinanza non italiana si dimezza.

L’Atlante “Senza filtri” funge da campanello d’allarme, sollecitando un’azione concertata tra istituzioni, famiglie e comunità per garantire a tutti gli adolescenti le opportunità di crescere, imparare e realizzare il proprio potenziale, con un focus specifico sulle vulnerabilità e le disuguaglianze che ancora persistono.

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