Ca’ Foscari: Impegno per Trentini e Riflessioni sull’Eredità Veneziana in Sud America

Ca’ Foscari Riflette sull’Eredità Veneziana in Sud America, Proseguendo l’Appello per Alberto TrentiniL’Università Ca’ Foscari Venezia ha aperto un importante convegno, “Immigrazione italiana nel Sudamerica: un bilancio storiografico e nuove prospettive di ricerca”, con un focus immediato e toccante: la liberazione di Alberto Trentini, cittadino italiano detenuto in Venezuela da oltre un anno.

L’iniziativa, che si protrarrà fino all’11 dicembre, testimonia un impegno profondo dell’ateneo non solo verso la ricerca accademica, ma anche verso la difesa dei diritti umani e il sostegno ai propri.
Un messaggio di speranza e solidarietà è stato veicolato attraverso la presenza in collegamento video di Beppe Giulietti, coordinatore di Articolo 21, da tempo attivo al fianco della famiglia Trentini, e attraverso l’imponente striscione “Alberto Trentini libero” affisso lungo il Canal Grande, un segnale visibile a tutti, residenti e visitatori.

La rettrice Tiziana Lippiello ha dedicato un commosso omaggio ad Alberto Trentini, figura emblematica dell’impegno veneziano verso la cooperazione internazionale.

“Si è laureato qui, a Ca’ Foscari, con il massimo dei voti, incarnando lo spirito di dedizione e rigore che contraddistingue la nostra istituzione,” ha affermato, sottolineando il suo percorso professionale dedicato all’assistenza di persone vulnerabili attraverso il lavoro di una ONG.
L’impegno di Alberto, rappresenta un valore imprescindibile per l’università, che si schiera al suo fianco per ottenere la sua immediata liberazione, sollecitando un intervento attivo del governo italiano.
Il convegno, frutto della collaborazione tra ricercatori di Ca’ Foscari e altre università venete, ambisce a ripercorrere la complessa storia dell’emigrazione veneta nel Sudamerica, analizzandone le implicazioni economiche, demografiche e sociologiche.

I relatori, guidati dai professori Luis Beneduzi ed Alessandro Casellato, esamineranno le trasformazioni intervenute nel corso dei decenni, esaminando le nuove prospettive di ricerca che si aprono.
L’importanza storica e l’impatto economico dell’emigrazione veneta nel Sudamerica si manifestano attraverso dati significativi.

Nel 2020, il volume di affari delle imprese italiane in America Latina ha superato i 54,2 miliardi, un valore notevolmente superiore a quello registrato in Asia o nell’Europa dell’Est.

La presenza di discendenti italiani in Brasile e Argentina si stima intorno ai 60 milioni, testimonianza di un flusso migratorio massiccio tra il 1870 e il 1970, con circa 4,5 milioni di emigrati provenienti dall’Italia, un quarto dei quali originari del Veneto.
L’Argentina e il Brasile occupano rispettivamente il primo e il terzo posto nella classifica degli italiani iscritti all’AIRE, evidenziando la profondità e la persistenza del legame tra le comunità venete e i paesi sudamericani.
Un’analisi più recente, basata sui dati del Museo Nazionale dell’Emigrazione italiana, conferma la rilevanza della presenza veneta in Brasile e Argentina, con oltre 57.000 e 32.000 presenze rispettivamente.
I settori economici trainanti di questa relazione sono la meccanica, l’agroindustria, l’occhialeria e l’arredamento, settori in cui le aziende venete hanno saputo affermarsi con successo.

L’iniziativa si arricchisce con la mostra fotografica “150 anni dell’immigrazione veneta nel Rio Grande do Sul”, ospitata a Ca’ Foscari Zattere dal 10 al 24 dicembre, un ulteriore tassello per comprendere la ricchezza e la complessità di un legame storico che continua a plasmare il presente.
La liberazione di Alberto Trentini rimane un imperativo morale e un simbolo dell’impegno di Ca’ Foscari verso la giustizia e la solidarietà internazionale.

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